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Produzione #V1006 - Episodio 6
 

Life in Paradise

(XENA E IL VILLAGGIO DEL SORRISO)


SCRITTO DA
Trish Kocialski


DIRETTO DA
Denise Byrd


PRODOTTO DA
C
arol Stephens


TRADUZIONE ITALIANA
Scanto

ADATTAMENTO FOTOGRAFICO
Judi Mair


ARTWORK
Lùcia


TITOLI GRAFICI
Linda (Calli)


COLLABORAZIONE TECNICA ITALIANA
Scanto & Harry


 

PROLOGO

 

APERTURA SU:

 

EST. BIVACCO - NOTTE

 

Xena e Gabrielle giacciono fianco a fianco nel loro giaciglio, ad osservare il cielo notturno tempestato di stelle brillanti. Una meteora attraversa veloce il cielo.

 

GABRIELLE

Trentuno. Quella deve essere

stata scagliata dall'arco di Diana.

 

Altre due sfrecciano in coppia.

 

XENA

Trentadue e trentatre. E

queste da quello di Minerva.

 

Un'altra meteora attraversa il cielo, ma è la più grande e la più splendente finora.

 

GABRIELLE

Per gli dèi...

quella era... era...

 

Xena si gira su di un fianco, rivolta verso Gabrielle.

 

XENA

Trentaquattro. E

probabilmente da Marte.

 

 

Gabrielle volta la testa per guardare Xena e le rivolge uno dei suoi luminosi sorrisi.

 

GABRIELLE

Se tu fossi lassù nel cielo notturno,

la tua sarebbe la più bella di tutte!

 

XENA

Ah, mio bardo, in questo momento

il tuo sorriso fa impallidire

tutte le stelle del firmamento.

 

Anche nella debole luminosità del bivacco, Xena può vedere Gabrielle arrossire e avvicina le sue labbra a quelle della compagna, mentre la mano di Gabrielle si tende verso il viso di Xena.

 

XENA

(proseguendo, in un sussurro)

Pronta?

 

Gabrielle annuisce quasi impercettibilmente. Con movimenti abilmente fluidi, le due donne afferrano le loro armi e scattano in piedi, con i sai e la spada in pugno.

 

GABRIELLE

Farai meglio a venire fuori subito...

 

Un cespuglio ai margini del campo comincia a scuotersi violentemente.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

…prima di farti male.

 

Le foglie del cespuglio iniziano a dividersi ed un ragazzino ne emerge con la paura in volto mentre tiene stretto nella mano tremante un rotolo. Parla con voce incerta.

 

RAGAZZINO

Per favore... Porto solo un

messaggio di mia madre.

Mi chiamo Ersep.

 

Gabrielle e Xena rilassano le loro posture ed il giovanetto si avvicina al fuoco. Gabrielle rimette i sai negli stivali e si fa avanti invitando il giovanetto ad avvicinarsi di più.

 

GABRIELLE

Chi è tua madre?

 

ERSEP

Dafne. Dice che dovreste

ricordarvi di lei.

 

Le sopracciglia di Gabrielle s'inarcano per la sorpresa e lei si gira a guardare Xena che scuote il capo mentre posa la spada accanto al loro giaciglio. Ersep osserva Xena da vicino e arretra di un passo in un movimento a metà tra timore e timidezza.

 

XENA

Be', vieni avanti e mettiti a sedere.

 

Ersep ci mette un lungo momento a decidersi, poi lentamente avanza verso il bivacco ed il ceppo che Xena gli sta indicando. Xena adesso siede sul giaciglio con la schiena appoggiata ad un altro ceppo e le gambe distese ed incrociate. A braccia conserte sul petto, fissa il ragazzino.

 

ERSEP

Mia madre... noi abitiamo nella più

vicina città a nord. Lei ha sentito che

eravate nei pressi e mi ha mandato a

cercarvi per darvi questo messaggio.

 

Gabrielle va verso di lui e Ersep le dà il rotolo. Mentre Gabrielle legge il messaggio, Xena osserva il giovanetto che sembra troppo timido e pauroso per essere figlio della Dafne che loro conoscevano.

 

Sentendosi squadrato dalla testa ai piedi da Xena, Ersep inconsciamente scivola giù dal ceppo, allontanandosi da lei.

 

GABRIELLE

Xena, Dafne vorrebbe che andassimo

a trovarla. Dice che ha bisogno di noi

per una questione di famiglia. Pare

che ci siano problemi in paradiso (*).

 

 

Xena leva gli occhi al cielo e scuote la testa.

 

XENA

(borbottando a bassa voce)

Io non faccio consulenze matrimoniali.

 

ERSEP

Dista solo un giorno di viaggio. So

che sarebbe felice della vostra visita.

 

Gabrielle guarda speranzosa Xena che cede, sapendo che Gabrielle la perseguiterebbe finché non acconsentisse, e così le fa cenno di sì.

 

GABRIELLE

Verremo. Allora, hai fame?

C'è rimasto del pesce.

 

ERSEP

No, grazie. Devo andare...

a casa... subito.

 

Si alza in piedi e fa per andarsene, di nuovo con quel misto di paura e timidezza. Poi si volta a guardarle da sopra la spalla.

 

ERSEP

(proseguendo)

Ora me ne torno a casa, e dirò

alla mamma che state arrivando.

 

Si gira e sgambetta via.

 

Gabrielle gli grida dietro.

 

GABRIELLE

Sei il benvenuto se vuoi

restare con noi stanotte.

 

La voce di Ersep si affievolisce mentre scompare correndo nella vegetazione.

 

ERSEP

No... grazie...

 

GABRIELLE

Hmm, di certo non

ha preso da Dafne.

 

XENA

No.

 

 

Xena si lascia scivolare giù dal ceppo, riprendendo la sua precedente posizione. Battendo la mano sul giaciglio, strizza l'occhio a Gabrielle.

 

XENA

(proseguendo)

Allora... dove eravamo rimaste?

 

Gabrielle si avvicina al giaciglio, lascia cadere il rotolo da una parte, poi si stende lanciando a Xena uno sguardo malizioso, mentre noi andiamo in...

 

DISSOLVENZA.

 

FINE DEL PROLOGO

 

ATTO 1

 

(*) [N.d.T.] L'espressione tipicamente anglosassone "Troubles in paradise" (problemi in paradiso) è riferita generalmente a situazioni di difficoltà in famiglia, di solito a tensioni o litigi tra marito e moglie. Questo spiega la risposta conseguente di Xena, e l'equivoco che verrà chiarito solo nell'atto 1.