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ATTO 4

 

APERTURA SU:

 

INT. STALLA - NOTTE

 

Gabrielle sta dormendo proprio davanti al recinto di Argo. Il puledro è accovacciato nel retro e Argo sembra vegliare sul suo piccolo.

 

La porta della stalla si apre e una figura scivola nell'oscurità.

 

Gabrielle apre un occhio e aspetta mentre l'ombra attraversa lentamente l'ambiente.

 

GABRIELLE

Non costringermi a farti del male, Xena.

 

 

Xena si lascia cadere accanto a lei e passa le dita tra i capelli di Gabrielle.

 

XENA

Non mi faresti del male.

 

GABRIELLE

Non esserne tanto certa.

È stata una lunga notte.

 

Sbadiglia e si gira sulla schiena.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

E tu sei nonna.

 

Fa un cenno verso il recinto. Xena si avvicina strisciando per vedere.

 

XENA

Carino.

 

GABRIELLE

Ha le ali.

 

XENA

Stai scherzando.

 

Gabrielle si mette a sedere, puntando un dito.

 

GABRIELLE

Controlla, perché a

me sembrano ali.

 

Xena entra nel recinto, accarezzando Argo mentre la supera per raggiungere il puledro.

 

XENA

Be', che io sia dannata.

Ha davvero le ali.

 

Gabrielle si alza in piedi, varcando la soglia del recinto.

 

GABRIELLE

Che ne è stato degli altri?

 

XENA

Sono al sicuro per ora,

ma dovremo trasferirli.

 

GABRIELLE

Chiunque in questo villaggio vuole

appendere le loro teste sul proprio camino.

Spostare un branco non sarà facile.

 

XENA

Be', è un piccolo branco. Un maschio,

tre femmine e due piccolini come lui.

Ci ho riflettuto e penso di conoscere

qualcuno che può aiutarci.

 

GABRIELLE

Chi?

 

 

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

 

EST STRADA - MATTINA

 

Xena e Gabrielle stanno percorrendo la strada. Argo e il puledro le seguono lentamente. Il piccolo ha una coperta gettata sulla groppa ma, che per effetto dei suoi tentativi di muovere le ali, appare increspata.

 

XENA

Non dovrebbe essere troppo

lontano, se non ricordo male.

 

Xena inizia a scrutare tra gli alberi. Gabrielle si gira a guardare il puledro, che con i denti sta cercando di liberarsi della coperta.

 

GABRIELLE

Xena, tuo nipote è incorreggibile.

 

Gabrielle si ferma ad aspettare Argo e il piccolo, che riesce a far cadere la coperta proprio ai suoi piedi. Dalle piccole ali sembra stiano spuntando minuscole piume bianche che spiccano evidenti sul suo manto dorato.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Ah no, neanche a parlarne!

 

Afferra la coperta e cerca di rimettergliela, ma il puledro scalciando corre via da lei.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Tu piccolo...

 

Xena che sta girovagando per il bosco, la chiama.

 

XENA

Da questa parte!

 

GABRIELLE

Xena! Sta cercando di volare!

 

Xena torna di corsa sulla strada e frena di colpo, slittando sul terreno. Guarda il puledro scalciare con le zampe posteriori e sbattere le ali.

 

XENA

(ridendo)

Non se la cava molto bene, vero?

 

GABRIELLE

Se la cava abbastanza.

 

Gabrielle lancia la coperta, riuscendo a rimettergliela. Gliela avvolge attorno al collo, e guida il piccolo da sua madre, dalla cui bisaccia recupera una corda.

 

XENA

Coraggioso eh?

 

 

GABRIELLE

È figlio di sua madre.

Hai detto di averlo trovato?

 

XENA

Sì, è proprio da questa parte.

 

STACCO SU:

 

EST. TEMPIO - MATTINA

 

Xena lega il puledro ad un alberello mentre Gabrielle controlla l'edificio.

 

GABRIELLE

Pensi che verrà?

 

XENA

Se ci sente, non vedo perché

no. Ti è talmente affezionata.

 

GABRIELLE

Venere!

 

Un lampo e l'aria attorno a loro sembra luccicare mentre la Dea dell'Amore si materializza davanti a loro.

 

VENERE

Avete chiamato?

 

 

STACCO SU:

 

EST. TEMPIO - MATTINA

 

Venere sta accarezzando la criniera del puledro.

 

VENERE

Non è adorabile?

 

XENA

Abbiamo bisogno del tuo aiuto.

 

VENERE

Figuriamoci se non me lo immaginavo.

Non scrivete mai. Non chiamate mai.

(pausa)

No, aspetta, sì invece.

 

Si gira verso Xena.

 

VENERE

(proseguendo)

Magari quando vi serve qualcosa.

Sarebbe chiedere troppo che mi

facciate un fischio per bere una

cosa insieme, qualche volta?

 

Gabrielle si avvicina alla dea, frenando Xena con un gesto, consapevole che se lasciasse fare alla guerriera, si ritroverebbero a trasferire un branco di Pegaso da sole.

 

GABRIELLE

Mi dispiace molto, Venere. Non

intendevamo abbandonarti.

È solo che...

 

VENERE

Lo so, lo so. Villaggi da salvare,

vergini da profanare...

 

XENA

Ehi!

 

Gabrielle si frappone tra loro, allargando le braccia per separarle.

 

GABRIELLE

Per favore! Smettetela, voi due.

Abbiamo un problema serio qui.

Venere, degli uomini di un villaggio

non troppo lontano da qui stanno

uccidendo i Pegaso. Dobbiamo

trasferirli in un posto sicuro.

 

Venere si studia le unghie, simulando indifferenza.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Andiamo, non puoi farmi credere

che te ne staresti a guardare

mentre li massacrano.

 

VENERE

Perché no?

 

XENA

Non sei la Dea dell'Amore?

 

VENERE

E, come dire, questo cosa c'entra

con il prezzo del papiro in Egitto?

 

Il puledro mordicchia le dita di Venere, apparentemente alla ricerca di un dolcetto. L'azione sembra sciogliere il cuore della dea che sorride.

 

VENERE

Va bene. Lo farò per te.

 

Dà una grattatina alla testa del piccolo, poi si volta verso Xena e Gabrielle.

 

VENERE

Ma ce l'ho ancora un

saaaacco con voi due.

 

Xena si china su Gabrielle sussurrandole all'orecchio, mentre Venere torna ad occuparsi del puledro e di Argo.

 

XENA

Che paura.

 

VENERE

Ti ho sentita.

 

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

 

EST. FORESTA - GIORNO

 

Gabrielle, Xena e Venere si trovano in mezzo al branco rimasto. I Pegaso sembrano deliziati dalle attenzioni della dea e permettono addirittura a Gabrielle di toccare loro le ali. Lo stallone è accanto a Xena e sta cercando di masticarle i capelli.

 

XENA

Smettila!

 

GABRIELLE

(sorridendo)

Penso che tu gli piaccia.

 

 

XENA

Non sono il suo tipo. Non

ho abbastanza gambe.

 

VENERE

A questo potrei provvedere io.

 

Prima che Xena possa dire qualcosa, Gabrielle si avvicina a Venere, sfregandosi le mani.

 

GABRIELLE

Allora! Dove pensi che

dovremmo portarli?

 

VENERE

C'è solo un posto che mi viene

in mente ideale per loro e in cui

dovrebbero essere totalmente al sicuro.

 

GABRIELLE

Dove?

 

VENERE

Il Monte Olimpo.

 

STACCO SU:

 

EST. MONTE OLIMPO - GIORNO

 

Xena e Gabrielle montano ognuna un Pegaso, con un puledro tra le braccia. Lo stallone e la terza giumenta li seguono, atterrando tutti insieme. Venere appare in groppa ad Argo, tenendo in braccio il suo piccolo.

 

Smontando da cavallo, Xena guarda intorno a sé le terre che hanno toccato. Una vegetazione di un lussureggiante verde cresce nell'area in cui si trovano, ma a strapiombo sopra di loro giacciono i resti del palazzo di Giove. Adesso non è altro che una rovina, paragonato ai tempi d'oro, quando vi risiedevano gli dèi.

 

Venere si unisce a Xena e Gabrielle mentre i cavalli iniziano a vagabondare intorno pascolando.

 

VENERE

Non vengo quassù

molto spesso ormai.

 

XENA

Venere...

 

La dea le blocca le parole con una mano.

 

VENERE

Xena, per favore. Abbiamo già chiarito

tutto. È tutto a posto. Solo che certe volte

è, come dire, difficile riconoscere di

non avere più davvero una casa.

 

GABRIELLE

Potresti, ehm, magari

sistemare un po' il palazzo?

 

VENERE

Non saprei...a che scopo in realtà?

 

 

XENA

A dire il vero, non crederesti

quanto possa essere terapeutico.

 

GABRIELLE

Xena e io abbiamo passato un po'

di tempo ad Anphipoli di recente.

 

VENERE

Be', immagino che potrei fare qualche

piccola, come dire, ristrutturazione. Non

sarebbe male, no? Così dovrei salire a

controllare di tanto in tanto. Avere un

grosso palazzone da buttare giù

potrebbe rivelarsi, come dire, utile.

 

GABRIELLE

Certo e pensa alle feste

che potresti dare.

 

Uno sguardo sognante attraversa il volto di Venere e i suoi occhi sembrano perdersi, mentre sorride.

 

VENERE

Forte.

 

XENA

Potremmo ehm, be',

darti una mano se vuoi.

 

VENERE

Davvero?

 

Gabrielle capisce cosa sta tentando di fare Xena e sorride, passando il braccio attorno alla vita della compagna.

 

GABRIELLE

Certo, potremmo restare un paio

di giorni. Tinteggiare un po'...

 

VENERE

Fortissimo!

 

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

 

EST. GIARDINI - SERA

 

Nel mezzo di quello che adesso è un meraviglioso giardino, Xena sta dando il tocco finale ad una piccola stalla all'aria aperta. È un posto in cui gli animali possono riposare e trovare riparo qualora vogliano. Sul Monte Olimpo è improbabile che ne abbiano bisogno.

 

Gabrielle percorre con passo lento i terreni che scendono dal palazzo. Sembra felice e rilassata mentre le sue mani scivolano oziose tra fiori che le arrivano alla vita.

 

GABRIELLE

Sembra perfetta.

 

Xena valuta il proprio lavoro.

 

XENA

Sì, penso che andrà bene.

Lei come se la sta passando lassù?

 

 

GABRIELLE

Si sta divertendo. Ne ha rimesso a

posto quasi la metà. Le piacerebbe

molto che salissi a vedere.

 

XENA

Non so Gabrielle. L'ultima

volta che sono stata lassù...

 

GABRIELLE

Non sta lavorando affatto vicino

all'ala principale. Vorrebbe proprio che

tu andassi a vedere. Ho l'impressione

che la tua opinione sia importante.

 

 

XENA

Perché?

 

GABRIELLE

Non sto cercando di interpretare

il suo modo di ragionare. Solo che

continua a ripetere che vorrebbe che tu

salissi a vedere quello che abbiamo fatto.

 

XENA

Allora mi stai dicendo che

pensi che dovrei farlo.

 

GABRIELLE

Praticamente.

 

Nel momento in cui si girano per andar via, il puledrino di Argo arriva con aria allegra e colpisce con una testata il sedere di Gabrielle. Lei si volta a fissarlo ma con un sorriso in volto. Le sue ali si sono sviluppate completamente e lui sta crescendo a velocità evidentemente accellerata. Si impenna davanti a lei e spiega le ali, sbattendole violentemente. Quando i suoi zoccoli ritornano a terra e le ali si chiudono, una singola piuma bianca cade ai piedi di Gabrielle. Con un nitrito, il puledro si volta e torna correndo da sua madre.

 

 

Xena avanza e raccoglie la piuma, che fa scorrere tra le dita prima di porgerla a Gabrielle.

 

XENA

Penso che voglia

che la tenga tu.

 

STACCO SU:

 

INT. PALAZZO - SERA

 

Xena è veramente stupita quando entra nell'ala ovest dell'edificio. L'interno appare bellissimo e decorato con gusto. Non restano segni delle condizioni in cui versava al loro arrivo.

 

XENA

Deve essere esausta a forza

di rimettere magicamente

insieme le cose.

 

GABRIELLE

Mi crederesti se ti dicessi che

in parte è stato fatto col buon

vecchio lavoro manuale?

 

XENA

Davvero?

 

GABRIELLE

Già. Abbiamo fatto un sacco

di lavoro insieme. Una cosa qui,

una cosa là e chiacchierato.

 

XENA

Una bella chiacchierata?

 

GABRIELLE

Una bellissima chiacchierata.

 

Gabrielle prende Xena per mano e la guida attraverso l'ingresso.

 

GABRIELLE

Vieni, quello che vuole che

tu veda è da questa parte.

 

STACCO SU:

 

INT. INGRESSO - PROSEGUIMENTO

 

Gabrielle si ferma davanti ad una grande porta con sopra una targhetta d'oro.

 

GABRIELLE

Ci siamo.

 

Xena scruta la targhetta.

 

XENA

Che vuol dire TRM?

 

 

GABRIELLE

Totalmente Rigorosamente Mortali.

 

XENA

Dèi.

 

GABRIELLE

(in tono divertito)

Andiamo.

 

Apre la porta e con un gesto invita Xena ad entrare.

 

STACCO SU:

 

INT. APPARTAMENTI - PROSEGUIMENTO

 

All'interno, Xena trova un vasto ambiente che sembra consistere di un soggiorno, una camera da letto ed una sala da bagno.

 

XENA

Caspita.

 

GABRIELLE

Caspita è la parola giusta.

Queste sono per noi.

 

XENA

Cosa?

 

Gabrielle si dirige verso un grande mobile straordinariamente imbottito simile ad un sofà e si mette a sedere.

 

GABRIELLE

Venere ha creato tutto

questo per noi.

 

XENA

Non si aspetterà

che restiamo, vero?

 

GABRIELLE

No, ma voleva darci un posto

dove poter venire quando avessimo

bisogno di riposare o semplicemente di

tornare a qualcosa di simile ad una "casa".

 

Suo malgrado, Xena sorride guardando l'appartamento che la circonda.

 

XENA

È stato un gesto molto gentile.

 

GABRIELLE

L'ha fatta anche sentire meglio all'idea

di tornare qui. Le avevo detto che avremmo

potuto fermarci qui ogni tanto. Sai com'è...

 

XENA

Lo so.

 

 

GABRIELLE

Lei è fuori sulla terrazza. Vai

a vederla. Sono sicura che

troveremo molti modi per utilizzarla.

 

Xena si dirige alle porte della terrazza, con Gabrielle proprio dietro di lei.

 

STACCO SU:

 

EST. TERRAZZA - SERA

 

Fuori sulla terrazza, Venere ha lo sguardo fisso su un vuoto che non sembra renderla felice. Si trova dalla parte opposta di una grande vasca di pietra, piena di acqua fumante. L'intera area è ricoperta di piante e fiori di ogni genere, e piccole statue sono disseminate dovunque. La vista spazia sul giardino in cui Argo, il branco e i puledri si stanno godendo la vita. Xena prova a nascondere il proprio sorriso ma senza molto successo dato che Gabrielle le tira un colpetto scherzoso nelle costole.

 

Venere non le ha sentite o si limita ad ignorarle mentre con un gesto apre una cascatella nella nuda roccia che sovrasta la grande vasca di pietra. Poi, le mani sui fianchi, si gira e sorride.

 

VENERE

Ho esagerato?

 

XENA

È molto bello, Venere.

Grazie.

 

Per un momento sembra quasi che la dea possa commuoversi, ma poi il suo sorriso si allarga e lei annuisce.

 

VENERE

Di nulla.

 

 

XENA

Sarà piacevole avere un posto dove

andare una volta ogni tanto quando

avremo bisogno di allontanarci da tutto.

 

GABRIELLE

A proposito... Esattamente,

come faremo ad arrivare qui?

 

VENERE

Basta che diciate, "Portami

sull'Olimpo". E vi materializzerete.

Proprio lì dentro. La stanza è stata

resa in grado, come dire, di sentirvi.

 

XENA

Comodo.

 

VENERE

Assolutamente. Ma per questi pochi

giorni a venire, pensate solo a rilassarvi

e a divertirvi. Non credo che Argo sia

ancora pronta a lasciare il suo bel

puledrino. Cresce in fretta, ma...

 

XENA

Credo che possiamo permetterci

di aspettare qualche giorno. Non

vorrei separarli troppo presto.

 

DISSOLVENZA.

 

FINE DELL'ATTO 4

 

 

EPILOGO

 

APERTURA SU:

 

EST. TERRAZZA - SERA

 

Mentre il sole tramonta in una brillante esplosione di colori, Xena e Gabrielle si stanno godendo la loro vasca d'acqua bollente incorporata. Gabrielle è adagiata con la schiena contro il petto di Xena. Sta sorseggiando da un calice d'oro mentre Xena le passa una salvietta sulle spalle.

 

XENA

Quasi odio dover partire.

 

GABRIELLE

Davvero?

 

XENA

Certo, voglio dire, non ci sono molti

posti dove possiamo avere qualsiasi

cosa vogliamo solo chiedendola.

 

GABRIELLE

Sono contenta di aver saputo di

quell'incantesimo. Chi pensava che

"Desidero cioccolato con fragole"

potesse funzionare così?

 

XENA

La vasca è confortevole.

 

GABRIELLE

La vasca è i Campi Elisi. Credo che

sarò tentata di farmi riportare qui la

prossima volta che mi ritroverò

fango nei posti più impensati.

 

Xena ridacchia e prende il calice di Gabrielle per bere un sorso.

 

GABRIELLE

È stato carino quello che

hai fatto per Venere.

 

XENA

Cosa ho fatto?

 

GABRIELLE

Hai accettato il suo dono

senza discussioni.

 

XENA

Be', sai come si dice.

Accetta con cautela i doni dei Greci.

 

 

Mentre il sole tramonta e il cavalli giocano felici nel prato sottostante, Xena e Gabrielle continuano a godere della vasca di acqua calda e l'una dell'altra.

 

DISSOLVENZA.
 

DISCLAIMER
Qualcuno ha cercato di nuocere ai Pegaso in questo episodio,
ma Xena è abbastanza sicura che non ci riproveranno tanto presto.

 

 

YO HO HO
Xena e l'isola dei pirati