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Produzione #V908 - Episodio 8

Candle Marks

(XENA E LO SCRIGNO DEI RICORDI)


SCRITTO DA
Susanne Beck


DIRETTO DA
Denise Byrd


PRODOTTO DA
C
arol Stephens


TRADUZIONE ITALIANA
Scanto

ADATTAMENTO FOTOGRAFICO
Judi Mair


ARTWORK
Lùcia


TITOLI GRAFICI
Calli


COLLABORAZIONE TECNICA ITALIANA
Scanto & Harry



PROLOGO

 

APERTURA SU:

 

EST. BOSCHI - TRAMONTO

 

Il giovane cavalca lentamente attraverso il fitto territorio boschivo, con il collo teso e strizzando gli occhi nel tentativo di trovare un segno della sua preda prima che le tenebre calino completamente e lo obblighino a ritardare la consegna fino al mattino. Questo causerebbe problemi con il suo capo, e i problemi sono una cosa che non gradisce particolarmente. È il suo terzo lavoro in altrettante lune e se non fosse stato in grado di tenerselo, la sua nuova moglie sarebbe certamente tornata dai genitori.

 

È vestito tutto di marrone; camicia marrone, stravaganti pantaloni marroni che terminano alle ginocchia, calze marroni che fuoriescono da corti stivali marroni,e un cappello marrone che poggia allegramente sulla sua testa. Il suo cavallo è quasi dello stesso colore, come lo sono anche le ingombranti bisacce, ad eccezione del punto dove sono ornate spavaldamente del marchio dorato delle poste.

 

Quando lo stretto sentiero che sta seguendo si allarga improvvisamente in una piccola radura, tira le redini del suo cavallo esausto, fermandolo. ed estrae una piccola tavoletta di legno dalla tasca della camicia.

 

UOMO

(sottovoce)

Accampamento ben allestito. Giusto.

(pausa)

Due persone, credo. Almeno

vedo due giacigli. All'incirca.

(pausa)

Cavallo giallo. Perfetto.

 

Annuendo soddisfatto, scende da cavallo e prende una pergamena dalla bisaccia. L'accampamento è deserto, ma a giudicare dall'aspetto della carne che sta arrostendo lentamente sul vivace fuocherello, i suoi occupanti devono essere nelle vicinanze.

 

Anche più vicino di quanto pensi, dato che è costretto ad arrestarsi bruscamente all'improvvisa comparsa di una bellissima donna, alta e mezza svestita, che gli tiene un disco tagliente come un rasoio contro la gola. Inghiotte a fatica, e sente il bordo della lama procurargli una rasatura che non ricorda di aver richiesto.

 

La donna lo fissa attraverso sottili occhi blu acciaio.

 

 

L'uomo deglutisce nuovamente. Con difficoltà.

 

UOMO

(proseguendo)

Ehm... Per una consegna?

 

La donna continua ad osservarlo come se stesse parlando una lingua diversa dal greco.

 

Con esagerata lentezza, l'uomo tira fuori la pergamena e scruta il nome scritto sulla targhetta allegata.

 

UOMO

(proseguendo)

Per la Signorina..ehm...

Poetessa, Combattente.

 

Fa una pausa.

 

UOMO

(proseguendo)

Sei tu?

 

 

Per un secondo, solo un secondo, gli sembra quasi di aver scorto un luccichìo divertito in quegli occhi incredibili, ma subito lo liquida come frutto della sua immaginazione iperattiva ed atterrita, mentre lo sguardo torna alla sua precedente imperscrutabilità.

 

UOMO

(proseguendo)

Se tu non sei lei, mi... mi

sapresti dire dove posso trovarla?

 

Questa volta è sicuro di averla percepita... una lieve riduzione dell'intensa pressione sul suo collo. Un momento dopo, appare una giovane donna bionda, vestita solo di un minuscolo telo che le copre appena le pudenda. Nel notarne la bellezza, l'uomo arrossisce al punto da poter rivaleggiare con il fuoco.


Scorgendo la sua reazione, la sua aguzzina piega le labbra in qualcosa che sarebbe quasi tentato di definire un sorriso, se fosse ubriaco. E rimbambito.

 

XENA

(cantilenando)

Oh, Gabri-e-elle, c'è qualcuno

qui che vuole vederti.

 

Gabrielle si volta e vede Xena e il loro ospite, ed offrendo ad entrambi un luminoso sorriso, si avvicina, apparentemente incurante dell'effetto che ha sul poveretto.

 

GABRIELLE

Salve. Ti posso aiutare?

 

 

UOMO

(con voce stridula)

Tu sei...?

 

Si schiarisce la gola e tenta di nuovo.

 

UOMO

(proseguendo)

Tu sei...

 

Controlla nuovamente la targhetta.

 

UOMO

(proseguendo)

Poetessa, Combattente?

 

Gli occhi di Gabrielle guizzano verso Xena. Le due si scambiano uno sguardo divertito.

 

GABRIELLE

(all'uomo)

Qualcuno mi chiama così.

 

XENA

Ehi!

 

Gabrielle sorride compiaciuta.

 

GABRIELLE

Sono Gabrielle. Posso aiutarti?

 

Sbattendo gli occhi, il giovane esce dal suo stato di annebbiamento.

 

UOMO

Ehm, si! Ho questa pergamena

per te. Consegna speciale.

 

Il messaggero rischia lo svenimento, quando tendendole il plico, le loro mani si sfiorano, poi lo rischia ancora quando lei gli rivolge un'altro bellissimo sorriso, questa volta in ringraziamento.

 

Il giovane sente qualcosa di sospetto come un ringhio provenire dalla sua destra e spaventato guarda in quella direzione. Solo per pentirsene quando incontra gli occhi di Xena che minacciano di incenerirlo sul posto.

 

UOMO

(proseguendo)

Oh! Ehm... se puoi essere così

gentile da firmare qui... solo per

l'avvenuta consegna, ed io... me

ne andrò per la mia strada.

 

Gabrielle prende la penna e la tavoletta che le vengono offerte, firma con uno svolazzo, e le restituisce.

 

GABRIELLE

Grazie ancora e fa attenzione

tornando a casa con il buio, d'accordo ?

 

Si volta, allontanandosi.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Dagli tu qualcosa, Xena,

ti dispiace?

 

L'uomo guarda Xena, in attesa.

 

XENA

(ringhiando)

Come no? Sarà un piacere.

 

 

Lo sguardo che il poveretto coglie negli occhi della guerriera lo fa letteralmente schizzare in sella al suo cavallo e galoppare via in una nube di polvere, troppo veloce e spaventato per sentire gli scrosci di risa che lo seguono sulla strada di casa.

 

DISSOLVENZA.


FINE DEL PROLOGO

 

 

ATTO 1