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Produzione #V903 - Episodio 3

Roots

(XENA E LO SPETTRO DELLA LOCANDA)


SCRITTO DA
Melissa Good


DIRETTO DA
Denise Byrd


PRODOTTO DA
C
arol Stephens


TRADUZIONE ITALIANA
Scanto

ADATTAMENTO FOTOGRAFICO
Judi Mair


ARTWORK
Lùcia


TITOLI GRAFICI
Calli


COLLABORAZIONE TECNICA ITALIANA
Scanto & Harry



PROLOGO

 

APERTURA SU:

 

EST. STRADA BOSCHIVA - POMERIGGIO

 

Xena e Gabrielle sono sedute su un piccolo rilievo roccioso proprio sul bordo della strada. Si sono prese una pausa dal cammino, e stanno dissetandosi con dell'acqua.

 

Il tempo è leggermente minaccioso. Xena indossa ancora il suo mantello, e Gabrielle il suo cappotto. Il vento agita loro i capelli, sollevando alcune foglie morte dal sentiero sterrato sul quale stanno viaggiando.

 

GABRIELLE

È bello essere in luoghi familiari.

 

 

XENA

(sorridendo debolmente)

Davvero, anche se so che in fondo

alla strada non ci sono che rovine.

 

GABRIELLE

(affettuosamente)

Ricordo quando correvo per questa

strada, inseguendoti dopo che ci avevi

salvato da quei mercanti di schiavi.

 

Xena annuisce, con un'espressione calma e pensosa.

 

XENA

E io ricordo quando cavalcavo su

questa strada, maledicendomi perché

non riuscivo a smettere di pensare a

quella biondina chiacchierona che

avevo appena tolto dai guai.

 

 

Gabrielle tira un calcio ad una pietra, facendola rotolare dall'altra parte della strada.

 

GABRIELLE

Davvero? Credevo che non

vedessi l'ora di liberarti di me.

 

Xena si alza in piedi, preparandosi a ripartire.

 

XENA

Be', è stato dopo che mi ero

già liberata di te, no?

 

Gabrielle si unisce a Xena.

 

GABRIELLE

Ti sarebbe piaciuto.

 

Xena e Gabrielle riprendono il cammino. Argo II le segue senza essere guidata. Intorno c'è il silenzio; i soli rumori sono quelli degli zoccoli di Argo e degli stivali di Xena e Gabrielle.

 

Gabrielle osserva Xena con la coda dell'occhio. Xena sembra piuttosto giù. Dopo qualche passo, Gabrielle le prende la mano, stringendola mentre camminano.

 

 

STACCO SU:

 

EST. STRADA DI AMPHIPOLI - TARDO POMERIGGIO

 

Xena e Gabrielle lentamente risalgono la strada. La città è per lo più nelle stesse condizioni in cui l'avevamo vista in "Xena contro il maligno".

 

In giro ci sono alcune persone, ma in prevalenza è deserta. Foglie secche volano via oltrepassando Xena e Gabrielle mentre si avvicinano e passano davanti a capanne con assi inchiodate su porte e finestre che su entrambi i lati della strada conducono alla locanda.

 

Accanto ad una delle poche casupole abitate c'è una donna anziana. Fissa Xena, poi deliberatamente volta le spalle e s'infila nella sua capanna, richiudendo la porta.

 

Xena e Gabrielle continuano a camminare fino ad una curva, attraversando poi un tratto di vegetazione cresciuta oltre misura.

 

STACCO SU:

 

EST. LOCANDA DI AMPHIPOLI - TARDO POMERIGGIO

 

La locanda è in rovina. La facciata è crollata per la maggior parte, ma è rimasto un passaggio parziale dove una volta stava la porta. Muschio ed edera crescono dappertutto.

 

XENA

(sospirando)

Forse non è stata una buona idea.

 

 

Gabrielle va avanti e raccoglie un pezzo di legno, vecchio e spezzato. Sopra vi sono impresse le parole "Locanda di Irene", ma ormai sono quasi illeggibili.

 

Gabrielle alza gli occhi sulla locanda in rovina.

 

GABRIELLE

Vale sempre la pena tornare qui.

Non importa come appare adesso,

ho ricordi che mi sono cari di questo posto.

 

Xena avanza e prende l'insegna, guardandola tristemente.

 

Un grido è portato dal vento, e le due donne alzano la testa. Dopo il grido giungono rumori di zoccoli, e la città erompe in quel poco di attività umana che è possibile nelle sue condizioni.

 

Un uomo le sorpassa correndo.

 

UOMO

Nascondetevi! Scappate! Presto!

 

Xena e Gabrielle si girano per vedere un gruppo di banditi riversarsi a cavallo sulla città, armi in pugno. Xena posa delicatamente l'insegna e fischia.

 

Argo II arriva al galoppo da dovunque stesse brucando erba o fieno o qualunque cosa i cavalli di Xena facciano quando non sono in vista. Xena si afferra al volo al pomolo della sella, saltandole in groppa, mentre il cavallo le passa davanti.

 

XENA

Yeahhh!!

 

Xena dirige Argo verso i banditi, estraendo contemporaneamente la spada. Gabrielle tira fuori i sai e le corre dietro.

 

GABRIELLE

Certe cose non cambiano mai.

 

 

STACCO SU:

 

EST. STRADA DI AMPHIPOLI - POCO DOPO

 

I banditi stanno attaccando la città. Non sembrano intenzionati a distruggerla, ma corrono tra le capanne impadronendosi di tutto quello su cui riescono a mettere le mani.

 

I pochi abitanti visibili scappano terrorizzati. Uno cade e viene travolto da uno dei predoni che cerca di calpestarlo ridendo.

 

Gabriele balza di fronte al bandito e afferra l'uomo, trascinandolo via proprio mentre il cavallo sta arrivando loro addosso. Passando l'animale colpisce Gabrielle ad una spalla, scagliandola di lato. La donna fa appena in tempo a schivare l'ascia del predone e si gira su sé stessa, tirando un calcio nel didietro del cavallo con un senso di frustrazione.

 

GABRIELLE

Bastardo!

 

Il cavallo sgroppa, quasi disarcionando il suo cavaliere.

 

Altri due predoni si lanciano verso Gabrielle, urlando mentre si piegano sulla sella per afferrarla.

 

Xena in groppa ad Argo spunta da in mezzo agli alberi e si scontra con il primo. Senza esitazioni, la sua spada compie un arco nell'aria, spiccando via di netto la testa del bandito dalle spalle.

 

XENA

YeeeaahhhhHH!!!!!!!

 

Due predoni scartano verso di lei. Xena si lancia dritta in mezzo ai loro cavalli e, abbassandosi sotto le loro asce all'ultimissimo secondo, lascia invece che si colpiscano a vicenda.

 

I due uomini cadono da cavallo.

 

CAPO PREDONE

Lasciate perdere! Via! Via!

Torneremo più tardi!

 

Nella ritirata, uno dei banditi agguanta un pollo e se lo mette sotto il braccio. Gabrielle lo vede e gli lancia un sai, colpendolo alla testa con l'impugnatura e costringendolo a lasciare il pollo.

 

I predoni fuggono, scomparendo nelle tenebre calanti. Xena cavalca fino al gruppetto di persone accalcato vicino alle ultime casupole abitabili e salta giù da Argo.

 

XENA

Che diavolo volevano quelli?

 

 

Recuperato il suo sai, Gabrielle le si affianca, zoppicando leggermente.

 

CITTADINO

Solo finire quello che

tu hai iniziato, Xena.

 

Si guarda intorno, disgustato.

 

CITTADINO

(proseguendo)

Basta! Io me ne vado da qui.

Partiremo domani. Questo posto è morto.

 

L'uomo si gira e se ne va. Gli altri presenti guardano Xena e Gabrielle, poi anche loro si voltano allontanandosi.

 

Xena e Gabrielle restano sole nella strada, in compagnia soltanto di un uomo decapitato e di polli curiosi che zampettano intorno, evitando il sangue.

 

DISSOLVENZA.
 

FINE DEL PROLOGO

 

 

ATTO 1