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ATTO 3

 

APERTURA SU:

 

EST. PALUDE - POMERIGGIO INOLTRATO

 

La discussione sul modo migliore di approcciare questo nuovo tipo di situazione è andata avanti tra alti e bassi. Xena sta battendo l'area circostante alla ricerca di liane o rami, ma non se ne vedono di sufficiente lunghezza almeno entro una ragionevole distanza.

 

Gabrielle cammina su e giù. Poi all'improvviso, lascia cadere la sacca, e comincia a frugarci dentro freneticamente.

 

GABRIELLE

(borbottando tra sé)

Eppure ci deve essere.

 

XENA

(distrattamente)

Come? Hai detto qualcosa?

 

GABRIELLE

Ah-hah!

 

Gabrielle estrae un oggetto. Si tratta del suo vecchio flauto di Pan. Xena trasale involontariamente, poi esibisce un finto sorriso. Le sue orecchie ancora fischiano al ricordo dei primi sforzi di Gabrielle nel tentativo di suonarlo.

 

XENA

Oh che bello, ma, ehm... quello come

ci aiuterà ad arrivare dall'altra parte?

 

 

Indica l'albero dove il serpente è ancora immobile a scrutarle diffidente. Gabrielle ride.

 

GABRIELLE

Non lo farà. Ma porterà

il serpente da noi.

 

Xena si volta a guardarla con espressione perplessa.

 

XENA

E come?

 

GABRIELLE

Ti ricordi dell'India? E di quegli

incantatori di serpenti? Be', una

delle ragazze dell'harem di Gurkhan

mi ha insegnato come farlo.

 

XENA

Non mi dire. Un'altra delle

*tue* molte doti, hmm?

 

Gabrielle arrossisce.

 

XENA

(proseguendo)

Ma sai, Gabrielle, non andrà lontano

prima di cominciare ad affondare.

 

GABRIELLE

Immagino che arriverà lontano

abbastanza perché tu possa prenderlo

al laccio e tirarlo fuori da lì.

 

Xena ci riflette sopra per un momento, prima di annuire. Pensa che col tempo le sue orecchie si riprenderanno.

 

XENA

Buona idea. Dacci dentro.

 

Gabrielle si mette il flauto tra le labbra e comincia a soffiarci dentro. Il serpente solleva la testa, concentrando i suoi occhi immobili su Gabrielle e il suono che emette. Lentamente, attratto dalla sua musica, comincia a strisciare giù dall'albero.

 

Il ritmo e la melodia mutano leggermente, ed esso ondeggia. Un altro mutamento, e scivola attraverso la sabbia più rapidamente di quanto ci si aspetti, ed è a mezza strada da loro.

 

STACCO RAPIDO SU:

 

EST. PALUDE - PIANO RAVVICINATO DI XENA

 

Vediamo gli occhi di Xena spalancarsi. La sua bocca si apre per la sorpresa.

 

XENA

Credo che abbiamo un problema.

 

 

STACCO RAPIDO SU:

 

EST. PALUDE - PIANO RAVVICINATO DI GABRIELLE

 

Gli occhi e la bocca di Gabrielle si spalancano altrettanto, tanto che per un momento il flauto le cade quasi. Ma riprende a suonare immediatamente quando vede la reazione del serpente all'interruzione della musica.

 

STACCO RAPIDO SU:

 

EST. PALUDE - SABBIE MOBILI

 

Il serpente si muove tanto rapidamente attraverso la sabbia che non ha il tempo di affondare. Il suo peso non resta in nessun posto abbastanza a lungo.

 

E peggio ancora, il singolo serpente è diventato una moltitudine, e anche mentre lo guardano continua a moltiplicarsi.

 

XENA

E quei bruttoni continuano ad avvicinarsi.

 

Si gira verso Gabrielle.

 

XENA

(proseguendo)

Credi fosse questo che intendevano

quei vaghi ammonimenti?

 

Gabrielle riesce a stringersi nelle spalle senza smettere di suonare il flauto. Xena si stacca il chakram dal gancio sul fianco e lo lancia verso una fila di serpenti in arrivo. Li decapita di netto, ma altri ancora ne prendono il posto.

 

STACCO SU:

 

EST. PALUDE - TERRENO ASCIUTTO

 

Xena e Gabrielle sono completamente circondate ora, anche se i serpenti hanno lasciato loro un mezzo metro di spazio libero intorno. Xena ha rapidamente abbandonato l'idea di sterminarli, dato che non riesce ad ucciderli più velocemente di quanto si moltiplichino.

 

Gabrielle comincia ad essere a corto di fiato a forza di suonare, e Xena decide di concentrarsi sull'anello. Al primo movimento nella sua direzione, il serpente originale scatta verso di lei, quasi trafiggendole una mano con i suoi denti.

 

XENA

(proseguendo)

Bene, così non funziona.

Ma forse... Gabrielle,

ti fidi di me?

 

Gabrielle lancia a Xena uno sguardo incredulo della serie, "Mi stai prendendo in giro, vero?", ma continua a suonare. Xena lo prende come la conferma che cercava e annuisce.

 

XENA

(proseguendo)

Quando te lo dico, voglio che tu

smetta di suonare. D'accordo?

 

 

Gabrielle annuisce, e le due donne lentamente si girano fino a trovarsi ancora schiena contro schiena, e Xena di fronte al serpente originale estrae un pugnale dallo stivale.

 

XENA

(proseguendo)

Piano... piano... ORA!

 

L'improvvisa interruzione della musica disorienta i rettili per i secondi necessari a Xena a conquistarsi il vantaggio. Con mossa fulminea, il suo pugnale si pianta nel cuore del serpente, inchiodandolo al suolo. Il serpente emette un soffio rabbioso; tutti gli altri rettili svaniscono semplicemente.

 

Per un lungo momento si ode solo il suono del respiro di Gabrielle.

 

GABRIELLE

Come sapevi che avrebbe funzionato?

 

XENA

Non lo sapevo. Ma valeva la pena provarci.

 

Gabrielle dilata gli occhi al pensiero di quello che poteva succedere se Xena avesse sbagliato.

 

GABRIELLE

Bella mira.

 

Le due donne guardano il serpente morto. L'anello è infilato a circa un terzo della sua lunghezza, e la carne ad entrambi i lati è molto più spessa che nel punto dove si trova l'anello. Poi si scambiano uno sguardo.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Sai, ho quasi paura di scoprire quello

che succederebbe se lo toccassimo,

per non dire se lo tagliassimo a metà.

 

 

XENA

Umm, stavo pensando lo stesso. Ma

capisci che non prenderemo l'anello

senza fare entrambe queste cose.

 

GABRIELLE

Tu preferisci tenerlo o tagliarlo?

 

XENA

Tienilo tu. Lo taglio io.

 

GABRIELLE

Per me va bene.

 

Gabrielle afferra il serpente appena sotto la testa e vicino all'anello, ma senza sfiorarlo. Fa solo una leggera smorfia alla sensazione nel toccare la pelle fredda ed umidiccia del rettile morto. I suoi occhi incontrano quelli di Xena e sbatte le palpebre di riflesso.

 

Xena prende un secondo pugnale dall'altro stivale e taglia il serpente per la sua lunghezza, girando la testa quando un odore disgustoso le assale le narici.

 

XENA

Dannazione, che puzza!

(pausa)

Gabrielle?

 

Gabrielle non risponde. Trattenendo il fiato, Xena torna a voltarsi per richiamarla. Ma Gabrielle è accasciata accanto al corpo del serpente, apparentemente svenuta per le esalazioni.

 

XENA

(proseguendo)

Gabrielle!!

 

Xena accorre da lei, ascoltandole le pulsazioni e dandole dei leggeri buffetti in viso per rianimarla. E presto viene premiata da uno sbattere di ciglia ed un debole lamento.

 

XENA

(proseguendo)

Ehi, stai bene?

 

 

Gabrielle si guarda intorno cercando di superare lo smarrimento. Sorride alla preoccupazione riflessa negli occhi di Xena, e si solleva sui gomiti.

 

GABRIELLE

Ouh. Sì, sto bene.

Dèi, cos'era quel tanfo?

 

Xena fa un cenno con la testa verso il serpente, continuando ad accarezzare delicatamente il corpo riverso di Gabrielle.

 

XENA

Il nostro amico. Suppongo che Giove

facesse sul serio nel volere tenere

lontani i mortali dal suo tesoro.

 

GABRIELLE

Mmph. Non c'è da stupirsi che si spostasse

di continuo. Ma ci si sarebbe aspettati che

fosse più attento nel nasconderlo. Voglio

dire che lo schema era facile da capire.

 

XENA

Be', non ho mai detto che fosse una cima.

Aspettami qui un momento. Prendo l'anello

così potremo andarcene da questo posto.

 

Xena torna accanto al serpente, e usando la lama del pugnale ne sfila l'anello dalle spire, osservando affascinata il corpo del serpente svanire nel nulla.

 

GABRIELLE

È la prima volta che vedo un

dio ripulire dopo i suoi disastri.

 

Xena ridacchia.

 

Studia l'anello da vicino, notando come appaia piuttosto comune. È di colore dorato con delle minuscole saette d'argento incise su entrambi i lati. La pietra è di una tonalità di verde diversa da quella degli occhi di Gabrielle, ma ugualmente bella.

 

XENA

Lasciami mettere via questo coso...

 

GABRIELLE

(pensierosamente)

Forse non dovresti

toccarlo direttamente.

 

XENA

(scherzosamente)

Già, sarebbe il perfetto finale

per questa giornata... il ritorno

di Xena, la Distruttrice di Nazioni.

 

GABRIELLE

Non fa ridere, Principessa Guerriera.

 

STACCO RAPIDO SU:

 

EST. PALUDE - PIANO RAVVICINATO DEL PUGNALE

 

Al rallentatore, osserviamo l'anello scivolare giù lungo la lama, mancando completamente la scarsella aperta e cadendo sul palmo della mano tesa di Xena.

 

STACCO RAPIDO SU:

 

EST. PALUDE - PIANO RAVVICINATO DI GABRIELLE

 

Gabrielle vede l'anello cadere verso la mano di Xena e balza in piedi da terra. Sempre al rallentatore la osserviamo mentre si lancia verso Xena.

 

GABRIELLE

NOOOOOOO!!!

 

 

STACCO RAPIDO SU:

 

EST. PALUDE - PIANO RAVVICINATO DI XENA

 

La testa di Xena ruota al rallentatore verso Gabrielle, quando questa comincia a muoversi nella sua direzione. Sente l'inizio del grido della compagna proprio mentre l'anello entra in contatto con la pelle della sua mano.

 

 

STACCO RAPIDO SU:

 

EST. PALUDE - XENA e GABRIELLE

 

Quando l'anello arriva nella mano di Xena, un fulmine scaturisce improvviso dal cielo azzurro. Gabrielle è scagliata indietro di parecchi metri. Istintivamente, si ripara gli occhi dalla luce violenta, ma anche così, le occorrono diversi secondi prima che possa tornare a vedere.

 

 

Quando la vista le si schiarisce, Gabrielle si tira su a sedere, guardandosi intorno. È rimasta sola.

 

 

GABRIELLE

Xena??

 

Gabrielle si alza in piedi e torna di corsa nel punto in cui fino a pochi istanti prima stava la sua compagna. Ora non c'è nulla, salvo una macchia scura di bruciato.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

XENA?!?!

 

 

DISSOLVENZA.

FINE DELL'ATTO 3

 

 

ATTO 4