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Produzione #V1003 - Episodio 3

A Sister's Love

(XENA E LA REGINA TRISTE)


STORIA DI
Trish Kocialski & Denise Byrd


SCRITTO DA
Trish Kocialski


DIRETTO DA
Denise Byrd


TRADUZIONE ITALIANA
Scanto

PRODOTTO DA
C
arol Stephens


ADATTAMENTO FOTOGRAFICO
Judi Mair


ARTWORK
Lùcia


COLLABORAZIONE TECNICA ITALIANA
Scanto & Harry


TITOLI GRAFICI
Linda (Calli)



 

PROLOGO

 

APERTURA SU:

 

EST. DISTESA ERBOSA - A METÀ DI UN POMERIGGIO NUVOLOSO

 

Due sorelline di circa dieci anni stanno correndo sul prato a caccia di farfalle. La zona è vasta ed ariosa con un fiume che scorre vicino. Da un lato, sotto un grande olivo, siede una donna di mezz'età che le sorveglia con un occhio mentre è intenta a ricamare.

 

SERENA

Carena! Non riusciremo mai

ad acchiapparne una.

 

La bambina si lascia cadere a terra disgustata. Carena ride.

 

CARENA

Forza, Serena! È dargli la caccia

che è divertente... vivi un po'!

 

Serena emette un gemito, mentre Carena ridendo scappa via finché non scompare alla vista. Le nuvole nel cielo si fanno d'improvviso tempestose, portandosi dietro rombi di tuono e bagliori di fulmini.

 

BAMBINAIA

(mettendosi a correre)

Serena!  Carena!

 

Prende Serena accanto a sé.

 

SERENA

(tentando di staccarsi freneticamente)

Lasciami andare, Rhea!

 

La donna rafforza la presa.

 

RHEA

(ansiosamente)

Serena, sta' qui!

Carena!  CARENA!!

 

Carena appare, scendendo di corsa il pendìo più velocemente che può. Il lampo di una folgore si scarica sul terreno in quel preciso momento, come cancellando la figura di Carena. Serena crolla al suolo priva di sensi.

 

RHEA

(proseguendo)

CARENA!!!!

 

STACCO SU:

 

EST. CITTADINA - SERA PRESTO

 

Xena e Gabrielle entrano nella cittadina. Si guardano intorno, e finalmente scorgono una minuscola locanda. È stata lunga la strada per giungere qui, e dal loro aspetto scarmigliato, deve essere stata anche piuttosto dura.

 

GABRIELLE

(con sollievo)

Grazie agli dèi!

 

 

Le due donne si dirigono verso la locanda.

 

GABRIELLE

(proseguendo, con rassegnazione)

Non è solo la mia immaginazione, vero?

 

Xena lancia occhiate intorno, notando gli sguardi nervosi indirizzati a loro quando coglie qualcuno che effettivamente le guarda. I numerosi armigeri che stazionano lungo la strada le sbirciano sospettosi.

 

XENA

(sospirando)

No, e non sono proprio

dell'umore per trattare con degli

idioti stasera. Ti andrebbe...?

 

Gabrielle annuisce.

 

GABRIELLE

C'è quella radura che abbiamo

superato appena fuori della città.

 

XENA

Perfetto. Andiamo.

 

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

 

EST. RADURA - NOTTE

 

La zona è la stessa in cui in precedenza abbiamo visto le due sorelline. Xena e Gabrielle sono distese accanto ad un fuoco in un ordinato accampamento. I capelli bagnati sono la sola indicazione della loro recente nuotata. Appaiono rilassate e decisamente in una migliore disposizione di spirito rispetto al loro ingresso in città.

 

GABRIELLE

Mi chiedo perché

ce l'avessero con noi?

 

XENA

(scrollando le spalle)

Siamo forestiere.

Non amano quelli di fuori.

 

Gabrielle solleva un sopracciglio interrogativamente. Xena le sorride con affetto.

 

XENA

(proseguendo)

Non è così insolito, Gabrielle.

Li ho sentiti bisbigliare.

 

Gabrielle posa gentilmente le mani a coppa sull'orecchio di Xena e fa una risatina.

 

GABRIELLE

Figurati. E quando ti perdi

qualcosa. Forza. Sono distrutta.

 

Xena mette in sicurezza il fuoco e le due donne si coricano insieme disponendosi a dormire.

 

DISSOLVENZA INCROCIATA SU:

 

EST. RADURA - POCO DOPO

 

Xena e Gabrielle sono rannicchiate l'una sull'altra, profondamente addormentate. Udendo un leggero fruscìo sull'erba, gli occhi di Xena si aprono a fessura. Una lieve stretta le fa capire che anche Gabrielle si è accorta dell'intruso.

 

 

Un altro fruscìo le spinge a balzare in piedi, spada sfoderata e sai in pugno. Ma non si vede altro che nebbia.

 

Xena e Gabrielle si mettono schiena contro schiena sorvegliando l'area intorno all'accampamento. Quando i loro sguardi tornano a dirigersi al fuoco, accanto ad esso siede tranquillamente una giovane.

 

Le due compagne muovono contemporaneamente verso la fanciulla, che le guarda con occhi imploranti.

 

FANCIULLA

Il mio nome è Carena, ed ho bisogno

del vostro aiuto per salvare la Regina.

 

DISSOLVENZA.

 

FINE DEL PROLOGO

 

ATTO 1