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ATTO 3

 

APERTURA SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - RESIDENZA DI EVI - TARDO POMERIGGIO - PROSEGUIMENTO

 

Evi salta in piedi e fissa Xena.

 

EVI

Madre...

 

Evi e Xena si guardano reciprocamente per un attimo, poi Evi avanza e le loro mani si stringono.

 

XENA

(piano)

Ciao, Evi.

 

 

Evi sembra un po' nervosa.

 

EVI

Gabrielle è stata qui.

Mi ha detto che tu eri...

 

XENA

Qui insieme a lei?

E questo ti ha sorpresa?

 

EVI

Viva.

 

Xena distoglie brevemente lo sguardo, poi torna a fissarla.

 

XENA

Immagino che tu abbia saputo.

 

Evi lascia andare le mani di Xena e fa un passo indietro, poi va lentamente fino al suo tavolo da toeletta e si ferma, rivolgendole le spalle.

 

EVI

La voce è giunta in tutto l'Oriente.

Non potevo non saperlo.

 

Si volta di nuovo, e affronta Xena.

 

EVI

(proseguendo)

Ero sulla strada e fui...

raccolta... da alcuni monaci

pellegrini. Furono loro a dirmelo.

 

XENA

Ah.

 

EVI

In realtà, essere tua figlia, mi ha

tolta da una brutta situazione con loro.

(abbassando lo sguardo)

Buffo come girano le cose.

Loro ammiravano il tuo sacrificio.

 

Guarda direttamente Xena negli occhi.

 

EVI

(proseguendo)

Ed anch'io.

 

Xena la fissa.

 

XENA

Non c'era niente da ammirare.

 

 

EVI

Ora lo capisco.

Tu li hai ingannati.

(pausa)

Perché?

 

STACCO SU:

 

INT. RICOVERO DI HEDELON - TARDO POMERIGGIO

 

Gabrielle si sta alzando dallo sgabello vicino al letto di Evan. I pazienti che giacciono sui letti intorno si sono tutti voltati ad ascoltarla, e ci sono molti sorrisi mentre lei saluta con la mano.

 

EVAN

Era una bellissima leggenda!

 

Anche uno dei guaritori è rimasto ad ascoltarla. Si avvicina a Gabrielle.

 

GUARITORE

Lo era davvero. Tu sei nuova di qui,

vero? Ti ho vista parlare con l'Illuminata.

 

GABRIELLE

Esatto. Ti piacciono le leggende?

 

GUARITORE

Moltissimo. Non ne sentiamo molte,

e ne facciamo tesoro quando capita.

 

Gabrielle e il guaritore camminano lentamente tra le file di letti.

 

GABRIELLE

Be', so che a volte quando si cerca

di insegnare una nuova dottrina, quelle

vecchie storie non sono troppo ben accolte.

 

GUARITORE

(ridendo)

Allora deve essere qualche altra dottrina,

narratrice. La nostra predica l'amore e

l'accettazione per il prossimo e la curiosità

per il mondo. Amiamo sentire racconti

di altri posti ed altri popoli.

 

Gabrielle sembra molto pensierosa.

 

GABRIELLE

Buono a sapersi.

 

 

GUARITORE

Resterai, allora? Ho visto che hai

anche capacità di guaritrice. Noi

abbiamo sempre bisogno di tutti

coloro che desiderano rendersi utili.

 

Gabrielle gli batte una mano sulla spalla.

 

GABRIELLE

Non lo so. Ma se potrò tornare

a dare una mano, lo farò.

 

Il guaritore accompagna Gabrielle alla porta e l'osserva andarsene. Un altro guaritore più anziano gli si avvicina alle spalle e i due restano immobili uno accanto all'altro.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - RESIDENZA DI EVI - TARDO POMERIGGIO

 

Rigide e tese, Xena ed Evi sono una di fronte all'altra nella piccola stanza da letto di Evi.

 

XENA

Io non ho ingannato nessuno.

 

 

EVI

Qualcuno certamente l'ha fatto.

Loro ti credevano morta, madre.

 

XENA

E lo ero.

 

Evi fissa Xena.

 

XENA

(proseguendo)

Ma queste sono accuse pesanti

se vengono da qualcuno che sta

ripulendo tutti quelli che passano.

 

EVI

Cosa?

 

Una leggera bussata. Evi lancia un'occhiata alla porta, ma l'ignora.

 

EVI

(proseguendo)

Non so di cosa stai parlando.

Ho passato gli ultimi anni pensandoti

morta, ed ora tu mi spunti così qui...

 

Un'altra bussata.

 

EVI

(proseguendo)

(gridando)

Lasciatemi in pace!

 

XENA

(contemporaneamente)

Avanti!

 

La porta si apre ed appare la testa di Gabrielle, subito seguita da tutto il resto. Guarda Xena, guarda Evi, e sospira.

 

GABRIELLE

(a Xena)

Mi sembrava di aver sentito la tua voce.

(pausa)

Sto interrompendo qualcosa?

 

EVI

Sì.

 

GABRIELLE

Bene. Xena, posso parlarti per un momento,

prima che la situazione ci sfugga di mano?

 

 

XENA

Non mi sta sfuggendo niente di mano.

Ho appena trascorso le ultime ore a

passare in rivista le sacre galere.

 

EVI

Cosa?

 

GABRIELLE

E io ho passato qualche ora

lavorando nel ricovero di Evi.

 

Fissa Xena negli occhi.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Stiamo ricevendo un messaggio

piuttosto contraddittorio qui.

 

Xena scruta Gabrielle in viso, poi sposta lo sguardo su Evi.

 

XENA

Forse. O forse Evi può spiegarci

perché i suoi soldati costringono a

lavorare coloro che non possono

permettersi di pagare le sue tasse.

 

Evi spalanca letteralmente la bocca.

 

EVI

Le mie COSA? Madre, tu sei uscita di senno.

Ecco cosa è davvero successo in Giappone,

vero? Tu non sei morta. Sei solo impazzita.

 

Gabrielle si gira ad affrontare Evi.

 

GABRIELLE

No.

(sospirando)

Lei è morta.

 

C'è un breve momento di silenzio.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

E non è uscita di senno, Evi.

 

 

Evi si lascia cadere lentamente a sedere.

 

EVI

Allora forse lo sono io. Se lei è morta,

forse siete entrambe un'allucinazione.

Recentemente ne ho avuta qualcuna.

 

Xena e Gabrielle si scambiano sguardi.

 

GABRIELLE

Forse sarà meglio che

cominciamo dall'inizio.

 

Xena si mette a sedere a terra, con la schiena appoggiata alla parete, incrociando gambe e braccia. La sua espressione è piuttosto imbrociata.

 

Gabrielle la guarda interrogativamente. Ma vedendo che resta in silenzio, dopo un momento Gabrielle sospira di nuovo.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Forse sarà meglio che sia io

a cominciare dall'inizio. Devi

capire perché siamo qui.

 

Evi la guarda, intrecciando le mani in atteggiamento di attesa.

 

STACCO SU:

 

EST. DARSENA DI HEDELON - SERA PRESTO

 

Molte guardie sono fuori dalla prigione. Quattro uomini in tunica sono accanto a loro. Le guardie sono piuttosto malridotte... esibiscono bendaggi dappertutto, ed uno si appoggia ad una gruccia.

 

CAPO DEGLI UOMINI IN TUNICA

Allora, siete sicuri di quello che avete visto?

 

GUARDIA AZZOPPATA

Signore, come ho detto, era una donna.

Ma accidenti, che diavolo di donna!

 

SECONDA GUARDIA

Già, e la feccia nelle segrete dove

si trovava giura di averla sentita dire

di essere la madre della messaggera.

 

CAPO DEGLI UOMINI IN TUNICA

Questo potrebbe essere un

problema, se fosse vero. Andiamo

a parlare con quel prigioniero.

 

La guardia azzoppata li conduce verso la prigione.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - RESIDENZA DI EVI - SERA PRESTO

 

Gabrielle ora siede a terra accanto a Xena. Anche Evi è seduta nella stessa posizione, ma dalla parte opposta.

 

EVI

(scuotendo la testa)

Io non riesco a crederci.

 

GABRIELLE

Be'...

 

XENA

Non riesci a credere a

quello che abbiamo visto?

 

 

Evi si alza in piedi e comincia a camminare su e giù.

 

EVI

Non riesco credere che abbia

a che vedere con me. Con

quello che io faccio qui.

 

Anche Xena si alza.

 

XENA

Allora vieni con me.

Te lo farò vedere.

 

EVI

Non devo vedere. Conosco

la persone che ho intorno.

E loro non sono così.

 

Evi e Xena si trovano di nuovo faccia a faccia.

 

XENA

È quello che ti piace credere.

 

EVI

(accalorandosi)

Non lo sono! Gabrielle, tu li

hai visti. Pensi che siano

criminali e imbroglioni?

 

Gabrielle è rimasta a sedere contro il muro. Tiene le braccia intorno alle ginocchia, limitandosi a guardare madre e figlia.

 

GABRIELLE

No.

 

Xena getta a Gabrielle uno sguardo furente.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Ma so quello che ho visto in

quella città, ed era del tutto reale.

 

EVI

(urlando)

Quella gente non fa parte

di tutto questo!

 

 

XENA

(in tono sarcastico)

Così è una coincidenza se

sono accorsi qui nella tua città,

e perché userebbero il tuo simbolo?

 

Evi è frustrata. Xena è frustrata. Gabrielle appare soprattutto stanca.

 

GABRIELLE

Evi!

 

Evi e Xena guardano entrambe Gabrielle.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Io so che anche quello

che ha visto Xena era reale.

 

EVI

(con rabbia)

Non ci credo! Non è vero! Ti stai

inventando tutto, madre! Soltanto

perchè questo non è il tuo sistema di...

 

Gabrielle si alza e si mette accanto a Xena.

 

GABRIELLE

(urlando di rimando)

Evi, tua madre possiede

l'immaginazione di un facocero!!!!

 

 

Fa una pausa, ignorando l'occhiataccia di Xena.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Non si è inventata nulla. E neppure

io. Devi affrontare la verità.

 

Evi le fissa.

 

EVI

D'accordo. Bene. Andrò, ma

vi dico che vi state sbagliando.

 

XENA

Benissimo. Provami che

sbaglio. Ora, andiamo.

 

Xena si avvia alla porta.

 

EVI

Ho una funzione a cui

devo essere presente...

 

XENA

Gabrielle ti sostituirà.

Muoviamoci. Prima risolviamo

questa cosa e meglio sarà.

 

Gabrielle si mette le mani sui fianchi.

 

GABRIELLE

Aspetta un momento. Io non

so cosa devo fare in questa...

 

XENA

(in tono ironico)

Sei tu quella con

l'immaginazione. Usala.

(a Evi)

Vieni?

 

 

Evi esita. Guarda Gabrielle, che sorride, si stringe nelle spalle, e annuisce. Con evidente riluttanza, Evi segue Xena fuori dalla stanza.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - SALA INTERNA - SERA

 

I seguaci di Evi sono tutti riuniti a parlare piano tra loro. Quando la porta si apre, alzano gli occhi piuttosto sorpresi e delusi di non vedere entrare Evi.

 

Gabrielle scivola dentro e si dirige verso il gruppo.

 

GABRIELLE

Salve.

 

La fanciulla bionda che Gabrielle aveva incontrato per prima si alza in piedi.

 

FANCIULLA

Che ne hai fatto dell'Illuminata?

 

GABRIELLE

Non le ho fatto niente. Lei sta...

meditando in questo momento.

Mi ha chiesto di fare le sue veci.

 

Il gruppo guarda Gabrielle con aria molto sospettosa.

 

FANCIULLA

(in tono indignato)

Tu sei nuova qui. Che cosa

ne sai tu del messaggio?

 

Gabrielle si accomoda sul pavimento vicino a loro.

 

GABRIELLE

Be', è buffo che me lo chiediate.

Vedete, è davvero molto tempo

che conosco Evi, e so da dove

ha tratto il suo messaggio.

(pausa)

Volete sentire la storia?

 

 

Tutti appaiono ancora molto diffidenti, ma anche affascinati. Lentamente, si radunano intorno a Gabrielle.

 

STACCO SU:

 

EST. DARSENA DI HEDELON - TETTO - NOTTE

 

Xena ed Evi stanno strisciando sul tetto. Si posizionano sul bordo, sbirciando verso le porte della prigione.

 

Ci sono almeno sei uomini di guardia davanti ora, ed altri sparsi lungo le mura. Sono tutti armati di spade e balestre al posto dei bastoni.

 

Evi guarda la prigione.

 

EVI

Chiunque può copiare quel

simbolo. Non significa nulla.

 

Xena le lancia uno sguardo in tralice, poi si sdraia a pancia sotto per controllare la situazione. Un carro si avvicina alle porte e viene fatto entrare.

 

XENA

Quello è probabilmente

il carro che serve a portare

i lavori dei prigionieri al mercato.

 

Evi striscia accanto a Xena e le due se ne rimangono spalla contro spalla. Xena guarda le porte, Evi guarda Xena.

 

EVI

Davvero eri morta?

 

 

XENA

Sì.

 

Evi medita per un momento su queste parole, fissando lo spazio aperto davanti a sé, prima di tornare a guardare Xena.

 

EVI

Per dare a quelle anime la pace?

 

XENA

Sì.

 

 

Evi annuisce tra sè.

 

EVI

E poi, cos'è cambiato?

I monaci mi dissero che tu...

 

Xena le getta un rapido sguardo.

 

XENA

Essere morta mi

annoiava da morire.

 

Xena torna ad osservare le porte. Evi scuote la testa e tace. Dopo pochi minuti, le porte si aprono ed il carro ne esce, carico di casse. Alla luce delle torce il simbolo è visibilissimo. Xena guarda Evi, che pare a disagio.

 

EVI

È sempre soltanto un simbolo.

 

Xena alza gli occhi al cielo.

 

XENA

Benissimo. Aspettiamo che le porte si

chiudano, e poi entriamo. Vuoi vedere

con i tuoi occhi? Non ci sono problemi.

 

Xena ed Evi strisciano fino al lato opposto del tetto, e si calano dal muro giù nella strada, nascondendosi nel buio.

 

XENA

(proseguendo)

Quando arriva il prossimo

carro, ci saltiamo sopra.

 

Evi resta silenziosa, in attesa dietro Xena. Il carro successivo compare in cima alla strada, dirigendosi verso le porte. Mentre si avvicina, Xena tende i muscoli. Evi si avvolge strettamente le vesti intorno e si prepara a saltare. All'ultimo momento, prima che il carro si avvicini loro, Xena gira la testa verso Evi.

 

XENA

(proseguendo)

Avevo lasciato il cuore e metà

della mia anima su questa terra,

e dovevo tornare a riprenderli.

 

 

Il carro passa davanti a loro, e Xena si lancia per raggiungerlo. Evi rimane senza parole per un secondo, poi le corre dietro. Raggiunto il carro, le due vi saltano sopra proprio mentre arriva alle porte.

 

Queste si aprono, ed il carro entra. Le porte si richiudono con un tonfo.

 

DISSOLVENZA.
 

FINE DELL'ATTO 3

 

 

ATTO 4