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ATTO 4

 

APERTURA SU:

 

INT. DARSENA DI HEDELON - PRIGIONE - NOTTE

 

Il carro va a fermarsi all'interno del cortile della prigione. Evi e Xena ne saltano giù mentre un gruppo di uomini si avvicina dalla parte opposta. Gli uomini aprono il retro del carro e cominciano a caricare le casse.

 

Xena ed Evi si nascondono nel buio.

 

EVI

Non riconosco

nessuno di loro.

 

Xena osserva gli uomini.

 

XENA

Hai idea di cosa

stiano facendo?

 

 

EVI

(scuotendo la testa)

No. Che c'è nelle casse?

Tu lo sai, vero?

 

XENA

Roba da vendere al mercato.

 

Evi guarda gli uomini.

 

EVI

Forse si guadagnano

solo da vivere.

(sbirciando Xena)

Anche se non è certo la prima

cosa a cui penseresti tu.

 

Gli occhi di Xena si assottigliano.

 

XENA

No. È Gabrielle quella che si

guadagna il pane onestamente

in *questa* famiglia.

 

Xena lancia ad Evi uno sguardo pungente. Evi distoglie gli occhi per un attimo, poi torna a guardarla.

 

EVI

Scusami. So che stai cercando

di fare quello che ritieni giusto.

(pausa)

E sono felice che tu

sia ancora tra noi.

 

XENA

(sospirando)

Anche tu stai facendo

ciò che pensi giusto...

 

Tre uomini in tunica entrano nel cortile. Evi si lascia scappare un sussulto appena percepibile.

 

XENA

(proseguendo)

Li riconosci? O adesso mi

dirai che chiunque può

mettersi una tunica?

 

EVI

(piano)

No. Li conosco.

 

Evi si muove verso gli uomini, prendendo adesso l'iniziativa. Xena la segue furtiva finché le due donne giungono proprio alle spalle degli uomini intenti a discutere.

 

UOMO IN TUNICA

Sbrigatevi. Voglio che questa roba

sia fuori di qui prima che a qualcuno

venga l'idea di venire a controllare.

 

CARRETTIERE

Che fretta c'è? Non ti sarai fatto

spaventare da quella grossa

donna cattiva che hanno

visto le guardie, vero?

 

Evi guarda Xena. Xena sembra vagamente divertita.

 

UOMO IN TUNICA

No. Solo non voglio nessun

altro errore. Sposteremo anche

i prigionieri fuori città.

 

Evi ora sembra piuttosto sconvolta.

 

CARRETTIERE

Per poterli sfruttare meglio, suppongo.

 

UOMO IN TUNICA

Aumenteremo anche le tasse. Oggi

pomeriggio è arrivato un intero branco

di bifolchi venuti ad ascoltare...

(con voce affettata)

Il Messaggio.

 

Le mani di Evi si irrigidiscono. Xena la guarda senza parlare. Tutti gli uomini ridono. Gli uomini in tunica si girano e se ne vanno, passando vicinissimi a dove si trovano Evi e Xena.

 

Le due donne si confondono nuovamente nelle tenebre.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - SALA INTERNA - NOTTE

 

Gabrielle siede tra i seguaci. Anche San e la fanciulla bionda sono presenti. Sembrano essersi adattati alla presenza di Gabrielle, ed appaiono rilassati ed interessati.

 

GABRIELLE

E questa è la storia. Sono felice di

vedere che Evi sta diffondendo il

messaggio di Belhur tra così tanta

gente. È una cosa buona.

 

SAN

Gabrielle, come fai a sapere tante

cose del passato? Tu non sei certo

più vecchia di quanto siamo noi.

 

GABRIELLE

(in tono divertito)

Dovrai semplicemente

fidarti della mia parola.

 

 

GABRIELLE

(proseguendo, alzando gli occhi)

Vado a vedere se la meditazione

è finita. Torno subito.

 

Gabrielle si alza e se ne va. Dietro di lei i seguaci si raccolgono, sussurrando tra loro.

 

STACCO SU:

 

EST. TEMPIO DI HEDELON - NOTTE

 

Gli uomini in tunica che hanno appena lasciato la prigione si dirigono verso l'entrata posteriore del tempio. Xena ed Evi li seguono.

 

UOMO IN TUNICA

Facciamoci un boccale finché quelli

se ne stanno a studiarsi l'ombelico.

 

I suoi due compagni ridono. Aprono una porta nascosta e scivolano dentro. Xena ed Evi si fermano mentre la porta si richiude velocemente dietro gli uomini, lasciandole fuori.

 

XENA

Hai bisogno di vedere altro?

 

EVI

(piano)

No.

 

Xena posa una mano sulla spalla di Evi.

 

EVI

(proseguendo)

Come può qualcosa di così

positivo come i suoi insegnamenti

divenire tanto negativo, madre?

 

XENA

Non lo so.

 

Xena fa un cenno del capo verso il tempio.

 

 

XENA

(proseguendo)

Rientriamo.

 

Xena e Evi si dirigono verso l'entrata. Alle loro spalle, la porta nascosta scorre aprendosi e due uomini guardano fuori, osservandole allontanarsi.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - CORRIDOIO - NOTTE

 

Gabrielle percorre il corridoio verso le stanze di Evi. Sente delle voci avvicinarsi, e si infila in una piccola nicchia. Due uomini avanzano nella sua direzione.

 

UOMO IN TUNICA

Te l'avevo detto che ci seguivano.

Non possiamo correre altri rischi.

 

SECONDO UOMO IN TUNICA

Ma che possiamo fare? Lo sai

che quelle folle si bevono come

acqua ogni parola che dice.

 

UOMO IN TUNICA

Seguirebbero chiunque.

(ridendo)

Dobbiamo semplicemente

dargli un altro Illuminato.

 

Gli uomini svoltano per un corridoio laterale e scompaiono. Gabrielle schizza fuori dalla nicchia e corre all'angolo, guardandosi intorno per vedere se riesce a scorgerli.

 

GABRIELLE

Dannazione.

 

Ma gli uomini sono scomparsi alla vista. Gabrielle si gira e corre verso le stanze di Evi.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - RESIDENZA DI EVI - NOTTE

 

Gabrielle entra. La camera è ancora vuota. Contrariata, Gabrielle si siede sul bordo del letto ad aspettare.

 

GABRIELLE

Perché non può mai essere

semplice per noi?

(rimuginando)

Prima ogni settimana qualche schifoso

signore della guerra. E poi eserciti.

E poi divinità. E poi fantasmi.

(sospirando)

Adesso non possiamo più fermarci

neanche per una celebrazione senza

trovarci coinvolte nei destini del mondo.

Accidenti se diventa dura a volte.

 

Gabrielle appoggia i gomiti sulle ginocchia ed il mento sulle mani chiuse a pugno.

 

La porta si apre e Xena ed Evi entrano. Sembrano entrambe cupe. Evi va a sedersi al suo tavolo per la preghiera, fissando pensierosa il pavimento.

 

XENA

Vedo che sei sopravvissuta al sermone.

 

GABRIELLE

Hai visto ciò che volevi, Evi?

 

 

Evi annuisce. Xena si siede sul letto accanto a Gabrielle.

 

XENA

Sanno che sta per succedere

qualcosa. Stavano portando

fuori i prodotti degli schiavi.

 

GABRIELLE

Lo so. Stanno anche progettando

un cambio di profeta.

 

Evi alza lo sguardo sorpresa.

 

EVI

Cosa?

 

GABRIELLE

(in tono pacato)

Ho sentito due dei tuoi aiutanti

discutere come rimpiazzarti con

qualcuno di meno pericoloso.

 

EVI

(accalorandosi)

Io non sono pericolosa!

Mi rendo conto che quegli uomini...

(sospirando)

So che stanno approfittandosi

della gente, ma...

 

XENA

(in tono deciso)

Evi, tu sai bene come stanno le cose.

 

Evi ammutolisce.

 

XENA

(proseguendo)

Questi bastardi riconoscono un buon

affare quando lo vedono. Dobbiamo...

 

Evi si alza.

 

EVI

Sono *io* che decido

cosa si deve fare.

 

Si volta, rivolgendosi a loro con fermezza.

 

EVI

(proseguendo)

E io ho bisogno di tempo

per pensare. Da sola.

 

Xena si alza, e Gabrielle la imita.

 

XENA

Va bene.

 

 

Evi sembra dispiaciuta di essere stata brusca.

 

EVI

C'è un'altra stanza dietro

quella porta. Potete riposarvi

un po' se volete.

(esitando)

Io ho molto a cui pensare.

 

Xena e Gabrielle si avviano alla porta.

 

XENA

Non pensarci troppo. Più tempo

gli daremo di prepararsi, più

difficile sarà fermarli.

 

Xena apre la porta ed esce. Seguendola, Gabrielle getta uno sguardo preoccupato ad Evi.

 

Evi si siede sul letto. Rimane ad osservare per qualche momento le proprie mani intrecciate. Poi qualcuno bussa alla porta.

 

EVI

Sì?

 

La porta si apre, e la piccola fanciulla bionda si affaccia.

 

EVI

(proseguendo)

Ciao, Ambra.

 

Incoraggiata, la fanciulla entra.

 

AMBRA

Quella nuova sorella ha detto che

tu stavi meditando, illuminata. Non

volevo disturbarti, ma sapevo

che non avevi cenato.

 

EVI

(piano)

Non ho fame, grazie.

(pensando)

Ma sai cosa potresti

fare per me?

 

AMBRA

Qualunque cosa, lo sai.

 

EVI

Avverti tutti che per domani voglio

la più grande riunione di sempre.

Ho un nuovo messaggio da darvi.

 

Gli occhi della fanciulla s'illuminano.

 

AMBRA

Oh! Lo faccio subito. Lo dirò a tutti!

 

La fanciulla se ne va di corsa. Evi si sposta all'indietro fino ad andarsi ad appoggiare al muro, con espressione assai pensosa.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - STANZA DEGLI OSPITI - NOTTE

 

La stanza degli ospiti è ancora più austera di quella di Evi. C'è un giaciglio a malapena largo abbastanza da accogliere un bambino, una sedia e un tavolo. Xena e Gabrielle hanno scelto di sedere invece sul pavimento, su uno strapunto fatto di cannucce intrecciate.

 

Gabrielle ha tirato fuori un pane azzimo da qualche parte, e lo sta dividendo con Xena, insieme col contenuto di una borraccia foderata in pelliccia.

 

XENA

Forse sono stata

troppo dura con lei.

 

 

GABRIELLE

(pensando)

Qualche volta tu vedi il tuo obiettivo

così chiaramente, che non hai molta

pazienza con chi non ci riesce.

 

Restano entrambi silenziose, riflettendo sul passato.

 

XENA

Avrei potuto darle almeno

il beneficio del dubbio.

(pausa)

Ma non sono brava

neanche in questo.

 

Gabrielle divide a metà il suo mezzo pane e lo dà a Xena.

 

GABRIELLE

È parecchio da sopportare, Xena. Lei ha fatto

davvero buone cose qui, e adesso deve

affrontare il fatto che quelle buone

cose sono state tanto distorte.

(sospirando)

È dura. Ma penso che abbia

solo bisogno di un po' di tempo.

 

Xena annuisce.

 

XENA

Hai ragione. Domani penseremo

a come salvare il gregge ed a

come prendere a calci i lupi.

 

Gabrielle si rannicchia contro Xena e le due donne si stringono l'una all'altra.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - RESIDENZA DI EVI - TARDA NOTTE

 

Evi è in piedi, le mani serrate, gli occhi chiusi in meditazione.

 

Dopo un momento di silenzio, riapre gli occhi e si dirige verso la porta interna, la apre cautamente e sbircia attraverso lo spiraglio.

 

Dentro, Xena è seduta contro il muro, apparentemente assopita. Gabrielle addormentata profondamente è raggomitolata tra le sue braccia.

 

Evi resta immobile ad osservarle per qualche momento. Poi lentamente richiude la porta, e vi si appoggia contro.

 

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - SALA PRINCIPALE - MATTINO

 

C'è un'aria di grande eccitazione. Molti seguaci se ne stanno in piccoli gruppi, parlando fra loro.

 

Xena e Gabrielle entrano e si guardano intorno.

 

XENA

Lei dov'è?

 

 

Gabrielle indica la porta che conduce alla zona del tempio dedicata alla preghiera.

 

GABRIELLE

Probabilmente là.

 

Xena e Gabrielle si dirigono verso le grandi porte chiuse. Xena afferra le maniglie e le tira a sé, aprendole ed entrando con passo deciso nell'area principale di culto. La folla dei seguaci si blocca, fissandole sconvolta.

 

Gabrielle segue Xena, chiudendosi le porte alle spalle con un lieve sorriso rivolto alla folla.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - SALA DELLA PREGHIERA - MATTINO

 

Evi è in piedi vicino alla piattaforma rialzata ad un'estremità della sala, che ha un alto soffitto, ed è graziosamente, anche se sobriamente decorata.

 

Evi si volta quando Xena e Gabrielle entrano, e resta vicino alla piattaforma mentre le si avvicinano.

 

EVI

Buongiorno. Sono lieta

che mi abbiate trovata.

 

Xena che era stata sul punto di dire qualcosa, ora chiude la bocca, cambiando apparentemente idea. È Gabrielle invece a farsi avanti a parlare.

 

GABRIELLE

San mi ha appena detto che

hai indetto un grande raduno.

 

Evi annuisce.

 

EVI

Esatto. Intendo condividere con

tutti quello che abbiamo...

che ho scoperto ieri.

 

XENA

(cautamente)

Potrebbe essere pericoloso se

si sapesse quello che vuoi fare.

 

Evi annuisce ancora.

 

EVI

Sì.

(con un rapido sorriso)

Mi sono assicurata

che trapelasse.

 

Una bussata alla porta risuona con forza dentro la stanza. La porta si apre, e Ambra si affaccia all'interno.

 

AMBRA

Illuminata, ho fatto come

chiedevi. I messaggi

sono stati inviati.

 

EVI

(sorridendo)

Ti ringrazio, Ambra.

 

Ambra se ne va. Evi si volta e torna alla piattaforma, salendoci sopra e sistemando dei drappi.

 

XENA

(in tono secco)

Così diventi un bersaglio.

 

Gabrielle attraversa la stanza dietro Xena e si ferma accanto alla parete di fondo, dove il simbolo del sole coronato è inciso in legno e montato nella pietra.

 

EVI

Sappiamo entrambe che la gente

deve vedere la verità. Ascoltarla

soltanto a volte non basta.

 

XENA

Ti aspetti che i tuoi fedeli si

ribellino per l'indignazione?

(in tono freddo)

E se fossero coinvolti?

 

 

Evi appare turbata. Continua ad armeggiare con i drappi.

 

EVI

È un rischio che devo correre. Io

devo mettere il mio messaggio... i valori

che ho scelto di insegnare in prima linea.

 

XENA

Questi individui si giocano molto.

Potrebbero non curarsi di chi resta ferito.

(pausa)

O ucciso.

 

EVI

Ne sono consapevole. Ma qualcuno

deve fermare tutto questo,

e io ho cominciato.

 

Evi scende dalla piattaforma e si dirige verso una porta laterale.

 

XENA

Evi...

 

Evi si gira.

 

EVI

Non stai per farmi una predica

sul fatto che sto mettendomi sulla

linea di fuoco, vero, Madre?

 

La mascella di Xena si richiude con uno scatto.

 

EVI

(proseguendo)

Mi fa piacere. So che

comprendi quello che faccio.

 

Evi esce dalla porta laterale. Xena guarda Gabrielle. Gabrielle si gira soltanto e segue Evi. Dopo un attimo, anche Xena fa altrettanto.

 

STACCO SU:

 

EST. SCALINATA DEL TEMPIO DI HEDELON - GIORNO

 

Due uomini in tunica s'incontrano sulle scale che conducono al tempio.

 

UOMO IN TUNICA

Hai sentito? Hai visto

quei manifesti?

 

SECONDO UOMO IN TUNICA

Calmati. È tutto sotto controllo.

 

UOMO IN TUNICA

Con tutti quei fedeli là dentro?

E quella donna spaventosa?

 

SECONDO UOMO IN TUNICA

(sorridendo)

Te l'ho detto. Calmati.

 

I due uomini salgono le scale ed entrano nel tempio.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - SALA INTERNA - GIORNO

 

Evi entra. È circa a metà della sala quando Gabrielle e Xena entrano dietro di lei.

 

GABRIELLE

Evi.

 

Evi si ferma, ma non si volta.

 

EVI

Mi dispiace. Ho bisogno di un

po' di tempo per preparare

quello che dovrò dire.

 

XENA

Non puoi salire là sopra e

iniziare a lanciare accuse, Evi.

Almeno parliamone...

 

EVI

No.

 

Evi si gira e va da Xena. Le prende le mani.

 

EVI

(proseguendo)

Madre, ti prego. È una mia scelta.

E sono disposta ad accettarne le

conseguenze, proprio come hai

sempre fatto tu.

 

GABRIELLE

Giusta o sbagliata che sia?

 

 

Sia Xena che Evi guardano Gabrielle, che girate le spalle, torna verso la porta ed esce sbattendo la porta dietro di sé con uno schianto fortissimo.

 

Xena ed Evi restano a fissare la porta chiusa per un attimo.

 

 

Poi riportano l'attenzione su loro due.

 

XENA

Le passerà.

 

Xena ed Evi si dirigono verso i banchi e si siedono.

 

EVI

Che ironia, eh? Quando ti ho

incontrata la prima volta da adulta,

ero occupatissima a distruggere

la persona che sono oggi.

 

XENA

È di questo che si tratta? Stai

cercando di rimediare a quello?

 

Evi scrolla le spalle.

 

XENA

(proseguendo)

Consiglio gratuito. Non serve.

 

Evi si alza. Si passa le mani tra i capelli.

 

EVI

Io volevo insegnare alla gente la

concordia. Come vivere insieme

ed aiutarsi gli uni con gli altri.

(pausa)

Ad amare. Come insegnava Belhur.

 

Si gira verso Xena.

 

EVI

(proseguendo)

Sono quasi due anni che disserto

sull'amore. Ma da quando ho visto te e

Gabrielle, mi chiedo se lui ha mai davvero

capito che cosa sia realmente l'amore.

 

Xena ci riflette su.

 

XENA

(sorridendo)

Penso che capisse il concetto. Ma la

realtà è qualcosa di totalmente diverso.

 

Evi si siede accanto a Xena.

 

EVI

Abbastanza da rinunciare

alla tua stessa redenzione?

 

XENA

Abbastanza da essere io la mia

redenzione. Quindi non abusare

della fortuna, Evi. Non puoi mai

sapere quando girando un angolo

potresti scoprire che quello che

cercavi ti stava proprio accanto.

 

Evi annuisce, ma è chiaro che non crede davvero a quelle parole.

 

EVI

Madre, voglio che tu mi prometta

che qualunque cosa accada,

non interferirai.

 

XENA

Evi...

 

EVI

Promettimelo. Questo è il mio

destino. Lascia che mi porti

dovunque debba andare.

 

 

Xena si alza, seguita da Evi. Xena le posa le mani sulle spalle.

 

XENA

D'accordo.

 

Evi sembra sollevata. Xena esita, poi l'attira a sé in un abbraccio, che Evi le restituisce con trasporto.

 

EVI

Quando tutto questo finirà,

ci faremo una birra e una bella

chiacchierata. Mi sei mancata tanto.

 

 

XENA

Per quanto brutta sia tutta questa storia,

sono felice che ci abbia condotte qui.

 

 

Le due si separano, ed Evi sorride.

 

EVI

Puoi aspettare qui? Io

dovrei andare a... ehm...

 

XENA

Vai. Anche lei ti ama.

 

Evi si allontana, molto rincuorata. Xena sospira, e si rimette a sedere. Il suo sguardo vaga intorno per la sala, con espressione apprensiva.

 

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - SALA DELLA PREGHIERA - GIORNO

 

Fuori dalla porta, ora si sente un sonoro brusìo di conversazioni. C'è un'aria di eccitamento che s'insinua anche dentro la sala della preghiera.

 

Evi entra, guardandosi intorno, e scorge Gabrielle che parla con Ambra. Si affretta nella loro direzione, attraversando la sala.

 

AMBRA

Illuminata, stanno venendo tutti.

Fuori è così pieno, che ci si muove

appena. Posso aprire le porte?

 

EVI

Tra poco, Ambra. Puoi assicurarti che

le porte esterne siano spalancate?

Sta diventando caldo qui dentro.

 

AMBRA

Ma certo!

(sorridendo)

Torno subito.

 

Ambra scappa via saltellando. Gabrielle la guarda andarsene, poi si volta verso Evi.

 

GABRIELLE

Mi dispiace.

 

 

EVI

Non devi. È piacevole avere intorno della

gente che si preoccupa per me, ma non mi

tratta come una statuetta di porcellana.

 

GABRIELLE

Mm. Ho sentito dire che stare su di un

piedistallo può dare il torcicollo.

 

Evi sorride. Stringe il braccio di Gabrielle, e le due si abbracciano brevemente.

 

EVI

Pensi davvero che questa

sia la cosa sbagliata?

 

GABRIELLE

Ad essere onesta, abbiamo fatto

qualcosa del genere in quel villaggio.

 

Evi ride piano.

 

GABRIELLE

(proseguendo)

Ma quello era diverso.

 

EVI

Perché si trattava di voi.

 

GABRIELLE

(sorridendo)

Più o meno.

È quello che facciamo.

 

EVI

(pensierosa)

È bello sapere che ci

siete voi a farlo.

 

Il rumore della folla cresce, e le porte iniziano ad aprirsi.

 

GABRIELLE

Xena è ancora là dentro?

 

EVI

Le ho fatto promettere

di non interferire.

 

Gabrielle dà ad Evi un buffetto su un fianco, poi si volta e si dirige verso la porta interna. Sulla soglia, si gira.

 

GABRIELLE

Buona fortuna.

 

Evi la saluta con un gesto della mano, poi si sposta di lato mentre le porte si aprono e la folla comincia ad affluire.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - STANZA INTERNA - POCO DOPO

 

Gabrielle entra. Xena è seduta tra i banchi. Gabrielle va verso di lei e le si siede accanto.

 

XENA

Ha fatto promettere anche te?

 

GABRIELLE

No. Ha ancora una cosa

o due da imparare.

 

Xena emette un grugnito.

 

XENA

Penso che quel tuo bel sorriso

semplicemente riesca a confondere tutti.

 

 

Gabrielle appoggia la testa contro la spalla di Xena.

 

GABRIELLE

Spero che il suo piano funzioni.

 

XENA

(sospirando)

Non è più pazzesco di

alcuni dei nostri.

 

Gabrielle prende la mano di Xena, tenendola nella sua.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - SALA DELLA PREGHIERA - GIORNO

 

Evi, in piedi sulla piattaforma, sta guardando la vasta platea. La sala è gremita, ma Evi scruta le facce di fronte a lei e ne vede parecchie che appaiono più guardinghe che entusiaste.

 

La luce che penetra dalle finestre situate in alto sul tetto del tempio, cade sulla piattaforma, sottolineando la figura di Evi in attesa. Altra gente sta ancora affluendo dal retro.

 

Ambra si avvicina ad Evi, e si inginocchia davanti alla piattaforma, offrendole un mazzo di fiori.

 

EVI

Ah... ti ringrazio.

Ma per cosa sono?

 

AMBRA

Non c'è ragione. Ho solo

pensato che fossero belli

e che ti sarebbero piaciuti.

 

Evi annusa i fiori e sorride.

 

EVI

Lo sono, e mi piacciono.

 

Ambra si rialza e torna indietro, rimettendosi tra quelli in prima fila.

 

La grande sala adesso è sovraffollata. Evi ritorna al centro del palco, e si prepara a cominciare a parlare.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - SALA INTERNA - GIORNO

 

Xena e Gabrielle siedono ad ascoltare. Attraverso la parete, sentono Evi cominciare il suo discorso.

 

EVI

(V.F.C.)

Amici miei. Grazie per essere venuti ad

ascoltare questo nuovo messaggio

di cui sono portatrice.

(pausa)

Non è un messaggio lieto. Non

è festoso, e non parla d'amore

o di bontà o di condivisione.

 

Un basso mormorio filtra dalla porta.

 

EVI

(V.F.C.)

(proseguendo)

È invece un messaggio che parla

di crudeltà. Un messaggio che parla

di frode e di dolore, e peggio ancora, è

un messaggio che ha propagato tutto

questo tra coloro che ci circondano.

 

VOCI

(V.F.C.)

No! Qui?

 

EVI

(V.F.C.)

Qui. E altrove.

(più forte, quasi ringhiando)

E nel MIO NOME.

 

Gabrielle stringe la mano di Xena.

 

GABRIELLE

(bisbigliando)

In questo momento,

sembra proprio te.

 

Xena fa un sorriso forzato.

 

VOCE DI UOMO

(V.F.C.)

Aspettate! Io ho udito

un altro messaggio!

 

Mormorii.

 

VOCE DI UOMO

(V.F.C.)

(proseguendo)

Ho udito che i demoni sono giunti

tra noi, ad instillare il loro seme

qui dentro! Attraverso te!

 

VOCI

(V.F.C.)

Cosa?

 

VOCE DI UOMO

(V.F.C.)

Delle straniere sono giunte!

Tutti le abbiamo viste! Dobbiamo

fermare i demoni! Adesso!

 

Xena e Gabrielle si alzano velocemente in piedi.

 

XENA

Penso che siamo state

appena coinvolte.

 

GABRIELLE

Credo che tu abbia ragione.

Ma anche se non lo fossimo...

 

XENA

Dovrà comunque perdonarmi.

 

Xena e Gabrielle corrono verso la porta.

 

STACCO SU:

 

INT. TEMPIO DI HEDELON - SALA DELLA PREGHIERA - NELLO STESSO MOMENTO

 

La sala è nel caos. Gruppi di persone si stanno facendo strada, avanzando verso Evi. Alcuni seguaci sono stati spinti a terra. Evi sta cercando di farsi sentire nel frastuono.

 

EVI

No! No! Ascoltatemi!

 

 

VOCE DI UOMO

Non ascoltatela!

È la voce dei demoni!

 

Xena e Gabrielle entrano, e cominciano a farsi strada con la forza verso il palco.

 

AMBRA

No! Non sono qua i

demoni! Ma tra di voi!

 

Ambra si arrampica sulla piattaforma accanto ad Evi. Punta il dito tra la folla.

 

AMBRA

(proseguendo)

Guardate! Là! Ha...

 

EVI

(disperatamente)

Ascoltatemi! Tutti! Si sono serviti

del nostro messaggio per rubare

denaro al nostro prossimo!

Guardatevi intorno! Guardate!

 

VOCE DI UOMO

Demoni! Là!

Li vedete!!! Presto!

 

Xena raggiunge il fianco della piattaforma. Evi la vede, e per una frazione di secondo un'espressione di estremo sollievo le passa in volto, e Xena la coglie.

 

Gabrielle si getta su di un uomo grande e grosso che ha davanti, scorgendo un'arma sotto la sua tunica.

 

GABRIELLE

Xena!

 

 

Xena spicca la corsa. Poi si arresta e si gira nell'udire lo scatto di una balestra incoccata anche in mezzo alla folla, cercandola freneticamente con gli occhi.

 

AMBRA

Evi! Attenta! Sta...

 

Un uomo in mezzo alla calca ha sollevato una balestra. La punta verso Ambra e preme il grilletto.

 

UOMO

Stupida ragazzina!

 

Evi se ne accorge e con un balzo, afferra Ambra e si volta, mettendosi sulla traettoria del dardo.

 

Il dardo colpisce Evi nella schiena, trafiggendola.

 

Evi comincia a cadere.

 

Anche il tiratore cade, col pugnale di Xena conficcato nel cuore appena un attimo dopo.

 

Evi si abbatte tra le braccia di Ambra, trascinandola a terra con lei. Xena le raggiunge in un istante. Il sangue è dappertutto. Con delicatezza, Xena rovescia Evi a faccia in su, ma è troppo tardi.

 

Evi è morta.

 

Gabrielle giunge al fianco di Xena e s'inginocchia, aggrappandosi a Xena.

 

AMBRA

(con voce tremante)

Aveva ragione lei.

(tirando su con il naso)

Ci sono demoni tra di noi...

là fuori. Armati di frecce.

 

La sua voce si spezza.

 

AMBRA

(proseguendo)

Per uccidere il nostro sogno.

 

La folla è rimasta immobile come tramortita. Ora si guarda intorno. Degli uomini fanno per estrarre armi da sotto le loro tuniche.

 

AMBRA

(proseguendo)

(urlando)

Non permetteteglielo!

 

Ambra balza in piedi, con gli abiti inzuppati del sangue di Evi. Corre verso il più vicino degli armati e gli salta addosso con rabbia furiosa.

 

Con mossa improvvisa e sorprendente i seguaci si scagliano contro i traditori in mezzo a loro. Nella lotta corpo a corpo, questi non possono usare le armi, e tutto diventa una gigantesca mischia.

 

Ma sulla piattaforma, ignorando le folla e la battaglia, Xena prende la mano di Evi e la stringe, con espressione profondamente triste.

 

Gabrielle circonda Xena con le braccia, semplicemente stringendola a sé.

 

I seguaci lanciano un grido di trionfo, mentre prendono il sopravvento spingendo a terra i rinnegati.

 

Ma per Xena e Gabrielle, è un suono privo di significato.

 

DISSOLVENZA.

 

FINE DELL'ATTO 4

 

 

EPILOGO

 

APERTURA SU:

 

EST. TEMPIO DI HEDELON - SCALINATA - MATTINO

 

Gabrielle siede con Ambra sulle scale. La facciata del tempio è drappeggiata di bianco. Ambra porta ancora le sue vesti insanguinate.

 

AMBRA

È come la storia che ci hai raccontato,

no? Quando Belhur ha dovuto morire

perché il suo sogno sopravvivesse?

 

GABRIELLE

(tristemente)

La gente non dovrebbe

morire, Ambra.

 

AMBRA

Ma non ci saremmo mai risvegliati

per scacciare il male in mezzo

a noi altrimenti.

 

GABRIELLE

Forse. Ma io non posso evitare

di piangere la perdita di un'amica.

(a voce più bassa)

Di una figlia.

 

 

AMBRA

(con espressione assorta)

Sono felice di averle portato quei fiori.

Credo che avessi ragione, le sono piaciuti.

 

Gabrielle alza lo sguardo, e vede Xena giungere dal fondo della strada con Argo II. Si alza in piedi.

 

GABRIELLE

Spero che manterrete vive le sue idèe.

 

AMBRA

Certo. Invieremo i nostri apostoli.

Era il grande sogno di Belhur farlo

quando fossero stati pronti. E questa

volta si accerteranno che venga

diffuso il messaggio giusto.

 

Gabrielle stringe la spalla di Ambra.

 

GABRIELLE

Buona fortuna.

 

AMBRA

Perché non resti con noi?

Ci saresti d'aiuto. Tu conosci

i suoi insegnamenti quanto lei.

 

Gabrielle guarda Xena avvicinarsi.

 

GABRIELLE

Perché le mie orecchie

ascoltano un'altra voce ora.

 

Gabrielle scende le scale e raggiunge Xena mentre passa. Fianco a fianco, si dirigono verso le porte in distanza.

 

STACCO SU:

 

EST. RADURA NELLA FORESTA - SERA

 

Xena e Gabrielle siedono nel loro accampamento. Il sole è appena tramontato, e si sta facendo buio. L'aria è fredda e le stelle stanno appena spuntando in cielo.

 

Sono entrambe molto silenziose. Per un po' il crepitio del fuoco è il solo suono udibile. Finalmente, Xena prende un sorso del contenuto del suo boccale, mentre Gabrielle continua a fissare le fiamme.

 

XENA

Sai, non so nemmeno

come dovrei sentirmi.

 

GABRIELLE

Hm? Che vuoi dire?

 

 

XENA

Dovrei piangere?

Urlare? Infuriarmi?

(sospirando)

Non ci riesco.

 

GABRIELLE

Xena...

 

XENA

Mi sento solo vuota.

(guardandosi intorno)

Forse mi è successo così

tante volte nella vita, che mi sono

semplicemente abituata a questo orrore.

 

Gabrielle posa il suo boccale e avvolge le braccia intorno a Xena, accarezzandole la schiena con una mano. Ha un'espressione addolorata.

 

GABRIELLE

Penso che sia solo il trauma.

Anch'io mi sento così. Come se

non potessi credere che sia avvenuto

 

Xena sembra leggermente confortata da quelle parole. Posa la testa contro quella di Gabrielle.

 

XENA

Sì. Credo tu abbia ragione.

 

Xena inclina la testa all'indietro e guarda le stelle.

 

XENA

(proseguendo)

E forse aveva ragione anche lei.

Forse era questo il suo destino.

 

Anche Gabrielle alza gli occhi.

 

GABRIELLE

Forse.

 

Appoggiandosi l'una all'altra, le due donne restano a fissare il fuoco.

 

 

 

DISSOLVENZA.

 

DISCLAIMER

Nessuna vera religione esistente è rimasta danneggiata dalla realizzazione di questo episodio,

ma in generale la rettitudine morale dell'umanità ha subìto qualche ammaccatura.

 

 

ROOTS
Xena e lo spettro della locanda