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ATTO 2
APERTURA SU:
INT. ATLANTIDE - PIU' TARDI QUELLO STESSO GIORNO
Ora vestite nei loro soliti abiti, senza armatura né armi, Xena e Gabrielle stanno seguendo Soteres e Vera. Passati sotto un arco, i due anziani si fermano ad una balconata e restano ad osservare mentre le loro ospiti si preparano a tutto quello che stanno per vedere.
Xena si accosta alla ringhiera e fissa sotto di lei quella che appare essere una grande città subacquea. Nel frattempo, Gabrielle guarda in su e attorno a sé la cupola di vetro che protegge la città. Sembrerebbe una città come tutte le altre, con gente che si dà da fare, impegnata nelle faccende di ogni giorno, se non fosse che tutto intorno a loro c'è la protezione della cupola.
Il panorama della città sembra andare fino a dove l'occhio può arrivare e nessuna delle due donne avrebbe mai creduto che una cosa simile potesse esistere se non la stessero vedendo con i loro occhi.
GABRIELLE Per gli Dèi.
XENA Siamo sott'acqua?
VERA Di parecchie leghe a dire il vero.
SOTERES Così come puoi vedere Xena, la fuga è praticamente impossibile. Se non vi uccide la pressione dell'acqua, sicuramente anneghereste prima di raggiungere la superficie.
GABRIELLE Allora come ci siamo arrivate qui?
SOTERES Abbiamo veicoli capaci di viaggiare avanti e indietro tra il nostro mondo e la superficie.
GABRIELLE Se non intendete lasciarci andare, perchè disturbarvi a portarci qui?
VERA La nostra legge ci vieta di permettere che qualcuno muoia se possiamo impedirlo. Come ho detto, potevamo salvarvi la vita.
SOTERES Ma adesso ciò ci mette in una situazione imbarazzante. Questo è il nostro mondo. Siamo venuti qui perché non potevamo più vivere tra la vostra gente in superficie. Sono diventati troppo aggressivi, troppo bellicosi. Noi siamo gente pacifica. Possiamo difenderci, ma è sempre come ultima risorsa. Preferiremmo non avere nessuno conflitto.
XENA E riguardo Gedeone? È ovviamente un uomo d'armi.
SOTERES Lo è, e comanda le nostre milizie. Come dicevo, sappiamo come proteggerci.
GABRIELLE Come mai avete deciso di stabilirvi quaggiù?
SOTERES Molte generazioni fa, i nostri antenati tentarono di stabilirsi in superficie con i vostri antenati. I nostri avi avevano capacità che i vostri non avevano. Ma non ci è voluto molto prima che fossero costretti a lasciare la terraferma e a cercare rifugio sott'acqua a causa delle guerre tra i nostri popoli
GABRIELLE Perchè non avete semplicemente condiviso quello che avevate?
VERA È difficile da spiegare, ma non potevamo. Sarebbe stato interferire nel naturale progresso dei vostri antenati. Dovevano crearsi da soli il loro retaggio.
XENA Così siete venuti qui e siete sopravvissuti in questo posto per molte generazioni?
SOTERES Si, e per tutto questo tempo la vostra gente ha cercato di trovare questo luogo. Se questo dovesse succedere non avremmo altra scelta che distruggere il nostro mondo e quelli del vostro popolo che lo invadessero.
GABRIELLE Non dovete preoccuparvi riguardo Xena e me. Rispettiamo il vostro diritto di rimanere nascosti qui. Non lo diremmo a nessuno.
VERA Se si trattasse del vostro mondo e della vostra gente, correreste il rischio?
DISSOLVENZA INCROCIATA SU:
INT. CITTÀ - POMERIGGIO
Vera sta portando in giro per la città Xena e Gabrielle. Xena osserva attentamente ogni cosa. Gabrielle sembra particolarmente affascinata da una lampada fissata ad uno degli edifici.
GABRIELLE Xena guarda questo.
Allunga il braccio per toccare il vetro da cui emana la luce, ritirandola subito indietro quando avverte il calore sotto le dita.
GABRIELLE (proseguendo) Non c'è fiamma.
Vera sorride mentre le guarda ispezionare la lampada.
VERA È chiamata elettricità. Noi usiamo il naturale potere dell'acqua attorno a noi per generare energia. Poi sfruttiamo quell'energia e la usiamo per alimentare la nostra città. Ogni casa, ogni attività ha l'elettricità.
XENA Come la spegnete?
VERA Con un pulsante.
GABRIELLE E potete accenderla e spegnerla così?
VERA Sì.
XENA È straordinario.
VERA Si. Ma è anche una di quelle cose per cui la vostra gente non è pronta.
GABRIELLE Ma perchè? Questa sembra una cosa molto buona. Le possibilità sono infinite.
VERA Esattamente. Ma ditemi, non conoscete gente che potrebbe usarla come un'arma?
XENA Io avrei potuto usarla come un'arma.
VERA E lo avresti fatto?
XENA Dovendo sì.
VERA E ci sono altri come te?
Xena annuisce riconoscendo la giustezza dell'osservazione, con ovvio disagio. Gabrielle allunga la mano e prende quella della compagna, per offrirle un supporto silenzioso.
GABRIELLE Se avete questo, allora devono esserci anche altre cose. C'è altro che vuoi mostrarci?
VERA Fanciulla, vi mostrerò ogni cosa se questo vi aiuterà a convincervi che la cosa migliore per voi è restare qui.
GABRIELLE Convincimi.
DISSOLVENZA INCROCIATA SU:
INT. OSPEDALE - POMERIGGIO
Anche se non è all'altezza delle strutture mediche del 21mo secolo, quest'ospedale è molto più avanzato di quanto Xena e Gabrielle abbiano mai visto. Ogni cosa è pulita e sterilizzata. Lo staff indossa uniformi che distinguono facilmente il personale medico da quello infermieristico. Ci sono solo due pazienti per stanza e appena entrano nella sala centrale di monitoraggio, Xena si ferma a fissare una serie di schermi che mostrano ogni stanza.
XENA Come fate questo?
VERA Cristalli ottici. Il cristallo che estraiamo dal fondo dell'oceano, ci permette di trasformarlo in tante cose diverse.
Quando uno dei medici le passa accanto, Gabrielle lo prende per il braccio.
GABRIELLE Scusami?
MEDICO Si?
Gabrielle gli indica il proprio bendaggio.
GABRIELLE Che cos'è questo?
Il medico prima guarda Vera, confuso, poi di nuovo Gabrielle.
MEDICO Un bendaggio?
GABRIELLE Questo lo so. Ma cosa lo tiene su?
MEDICO Oh, si. È adesivo.
L'uomo si accorge che Gabrielle non riesce a capire del tutto.
MEDICO (proseguendo) Umm, colla?
GABRIELLE Colla? Non sarebbe più facile semplicemente fissarlo con un nodo?
Divertito, il medico scuote la testa.
MEDICO No.
VERA Venite. Lasciate che vi mostri altre cose.
STACCO SU:
INT. CUPOLA - POCO DOPO
In piedi su un passaggio sopraelevato, Xena e Gabrielle osservano da oltre una ringhiera dei sommozzatori che nuotano avanti e indietro tra una piattaforma e quello che appare essere l'ingresso di una miniera sottomarina.
Xena sembra particolarmente interessata all'equipaggiamento che usano per respirare sott'acqua. Ogni sommozzatore indossa una visiera e una strana piccola cisterna sulla schiena collegata ad una maschera più piccola che copre la bocca e il naso.
VERA Non c'è abbastanza aria in una di quelle per portarti in cima, Xena. E anche se ci fosse, la pressione dell'acqua fuori dalla cupola ti ucciderebbe. I lavoratori usano le bombole per nuotare dalle caverne minerarie fino alla piattaforma del caposquadra. Sottoterra, ci sono caverne piene d'aria dove i minatori estraggono diversi minerali grezzi dal terreno. Atlantide risiede in quella che è praticamente una valle alla base di un vulcano dormiente.
XENA Cosa vi rende tanto sicuri che sia dormiente?
VERA I nostri scienziati ci assicurano che non vi è alcun pericolo.
XENA Questo è quello che pensavano anche a Pompei.
GABRIELLE Vera, come puoi chiederci di restare? Noi non facciamo parte del vostro popolo. Non apparteniamo a questo luogo. Non abbiamo niente da offrirvi.
VERA La vostra presenza qui ci offre sicurezza.
XENA Ma è stato giusto salvarci la vita solo per farci prigioniere?
VERA Voi non sareste prigioniere.
XENA Ci sarebbe mai permesso di tornare su?
VERA Ho paura di no.
XENA Allora siamo prigioniere. Sarebbe stato meglio lasciarci morire che cercare di tenerci in una gabbia come animali.
VERA (confusa) Ma voi non sareste in 'gabbia'. Sareste libere di vivere in mezzo a noi.
Xena con un gesto mostra attorno la serie di cupole.
XENA In... questa gabbia di vetro.
VERA Mi dispiace.
DISSOLVENZA INCROCIATA SU:
INT. SOGGIORNO - SERA PRESTO
Xena cammina su e giù come una tigre in gabbia, mentre Gabrielle siede ad un tavolo a guardarla.
GABRIELLE Questo ti aiuta?
XENA Male non fa.
GABRIELLE Va bene... Credi davvero che vivere qui sia peggio della morte, Xena?
XENA Sì.
GABRIELLE Ma pensa quanto è confortevole. Gli edifici sono riscaldati senza bisogno di caminetti. Hanno l'acqua che scorre calda e fredda allo stesso tempo...
XENA Buon per loro.
GABRIELLE Hanno impianti idraulici...
XENA I romani hanno impianti idraulici. Guarda dove li ha portati.
GABRIELLE Ti sei mai fermata a pensare che dopo tutte le cose che ci sono successe di recente questo sia il modo per qualcuno per dirci di rallentare?
Xena sospira e si siede accanto a Gabrielle.
XENA Può darsi. E io voglio rallentare. Solo non qui.
GABRIELLE D'accordo, ma andarsene da quaggiù sarà dura.
XENA Lo so, ma loro continuano a dire di fare assegnamento sul fatto che vivremo in mezzo a loro. Possiamo usarlo a nostro vantaggio.
GABRIELLE È un piano quello che vedo formarsi, vero?
XENA Penso di si.
DISSOLVENZA INCROCIATA SU:
INT. CITTÀ - SERA
Xena e Gabrielle, senza scorta, stanno attraversando le strade della città. Circola ancora gente in giro, ma ad un passo più tranquillo di prima.
XENA Immagino che questa sia la loro sera.
GABRIELLE Come fai a dirlo?
XENA Non sembrano andare tanto di fretta.
GABRIELLE Giusta osservazione.
XENA E con la sera, la maggior parte della gente si vuole rilassare.
Si ferma ad osservare la folla finché non vede tre giovanotti venire verso di lei. Mettendoglisi davanti, li costringe a fermarsi, ma prima che possa dire una parola loro la guardano e poi guardano Gabrielle e sorrisi lascivi si dipingono sui loro volti.
GIOVANOTTO 1 Voi non siete di qui, giusto?
XENA No, non lo siamo e ci domandavamo cosa fate per divertirvi dentro questa bolla.
GIOVANOTTO 2 Be', potremmo dirvelo...
GIOVANOTTO 3 Ma sarebbe più divertente mostrarvelo.
Xena guarda Gabrielle e sorride.
XENA Ma guarda un po'... Abbiamo trovato degli umoristi.
GABRIELLE (stringendosi nelle spalle) Chi l'avrebbe detto?
GIOVANOTTO 1 Calma, fanciulle...
A questa osservazione due sopraccigli, uno bruno e uno biondo, si inarcano contemporaneamente, così come in perfetta sintonia Xena e Gabrielle incrociano le braccia.
GABRIELLE Consiglio gratuito. Questa è una pessima idea.
GIOVANOTTO 2 Ma davvero? Noi siamo tre, voi due, e donne per di più...
Gli uomini cominciano a muoversi verso di loro, dimostrando chiaramente le loro intenzioni.
GABRIELLE (a Xena) Penso di preferire quando la nostra reputazione ci precede.
XENA Già.
Prima che anche uno solo degli uomini possa muoversi, Xena parte alla carica. Gabrielle la imita meno di un secondo dopo. Due degli uomini cadono in ginocchio, soffocando e annaspando in cerca d'aria. Il terzo fissa ad occhi sbarrati i suoi compagni, poi si gira e scappa via nella direzione da cui sono venuti.
XENA Vi restano trenta...
GABRIELLE ...secondi da vivere.
XENA Noi non vogliamo guai.
GABRIELLE Vogliamo solo sapere dove trovare da bere.
GIOVANOTTO 1 Locanda...
GIOVANOTTO 2 ...della Sirena...
GIOVANOTTO 1 Da quella parte...
Il giovane punta a scatti il pollice oltre la sua spalla. Insieme, Xena e Gabrielle li liberano dalla stretta, facendo un passo indietro mentre gli uomini cadono a faccia in giù al suolo.
Senza una parola, Xena e Gabrielle girano loro attorno e proseguono verso la città.
DISSOLVENZA INCROCIATA SU:
INT. LOCANDA DELLA SIRENA - NOTTE
Sedute ad un tavolo al centro della stanza, Gabrielle sta consumando una bevanda di colore giallino da un alto bicchiere di vetro. Da un bicchiere identico Xena sta sorbendo invece una bevanda marrone scuro.
GABRIELLE Ottima.
XENA Non male.
GABRIELLE Siamo state proprio perfide prima.
XENA Se la sono cercata. Un bullo è un bullo, non m'importa dove vive.
Gedeone, insieme a quattro dei suoi ufficiali, entra nel locale e sospirando si avvia verso il tavolo dove Xena e Gabrielle sono sedute.
GEDEONE Sono sicuro che c'è una buona ragione per cui avete attaccato due dei nostri concittadini.
XENA Cercavano guai.
GEDEONE Sono giovani, Xena. Lavorano duro nelle miniere tutto il giorno. Stavano cercando di scaricare un po' di tensione.
XENA Non avrebbero dovuto scaricarla nella mia direzione.
GABRIELLE E poi non gli abbiamo fatto davvero male.
XENA Ma sappiamo proteggere noi stesse.
GEDEONE Ho notato.
Fa un gesto verso i suoi uomini, che portano armi che Xena non ha mai visto prima, ma lei sa che tutto quello che ha un grilletto non può essere buono.
GEDEONE (proseguendo)
DISSOLVENZA. | |||||
FINE DELL'ATTO 2 |